Per quanti viaggi facciamo in una città ci sono sempre dei luoghi che restano nascosti. Barcellona non fa eccezione e un ritorno nella città catalana può essere l’opportunità per scoprire itinerari segreti e tesori inaspettati che ci siamo persi nelle nostre visite precedenti.

Al pari di molte altre città europee Barcellona conserva tra i propri vicoli luoghi misteriosi che spesso non compaiono negli itinerari classici.

L’Anfiteatro di Anatomia è un affascinante gabinetto scientifico ottocentesco. La sala di forma circolare è piuttosto piccola con un soffitto altissimo e circondata dagli spalti su cui a partire dalla sua creazione nel 1770 si sono succeduti studenti, autorità e professori impegnati nell’approfondimento della chirurgia, una scienza che muoveva allora i primi passi. Un ritorno indietro nel tempo agli albori della ricerca medica.

Barcellona

Per passare ad argomenti più sobri e divertenti una visita al Museo degli automi è una chicca per grandi e piccini. Il museo si trova all’interno del Templo Expiatorio del Sagrado Corazón, un parco di divertimenti situato sulla sommità del monte Tibidabo. Al suo interno pezzi da collezione come gli equilibristi, un’autentica ghigliottina, una stazione da sci che si mette in moto premendo un pulsante e una montagna russa in miniatura. Il parco stesso è di per sé un’attrazione, con i suoi giochi che risalgono agli anni ‘70. Imperdibile per tutti i nostalgici dei giochi di un tempo.

Restando sul Monte Tibidabo avrete la possibilità di godere di uno dei panorami più belli sulla città di Barcellona ad oltre 500 metri di altezza. Il colpo d’occhio è unico, ma se volete salire ancora più in alto non vi resta che raggiungere la terrazza della chiesa o salire alla statua del Redentore. Più in alto di così non potrete davvero andare.

Els Bunkers è un altro punto panoramico particolarmente suggestivo. Si trova nel quartiere del Carmel e un tempo vi era collocata la batteria antiaerea costruita per difendere la città. Il luogo è a ingresso libero e il consiglio per godere appieno e in tutta tranquillità dello splendido panorama è di andarci durante la settimana o la mattino presto, quando è meno affollato e la suggestione del panorama intatta.

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Un tour classico della città di Barcellona prevede la Sagrada Familia, il Museo di Picasso, la Fondazione Mirò, ma che dire di uno dei luoghi simbolo della cultura catalana? Lo stadio Camp Nou è il più grande d’Europa e una visita alla struttura dà l’idea di quanto il calcio faccia parte integrante della cultura cittadina. Il museo all’interno dello stadio è un’apologia dei trionfi ottenuti dal club catalano in cui non potevano mancare i cinque palloni d’oro ottenuti da Messi, il giocatore simbolo che ha portato il Barcellona FC ai vertici del calcio mondiale. C’è poi uno shop con un’infinità di accessori della squadra di casa e la possibilità di personalizzare scarpe e maglie con il vostro nome.

Percorrendo i vicoli della città ci imbattiamo in autentici gioielli d’epoca come l‘Herboristeria del Rei uno dei negozi più antichi della città. Fondata nel 1823 ricevette dalla regina Isabella il titolo di fornitore della real Casa e da allora è una vera e propria istituzione per tutti coloro che ricorrono ai rimedi erboristici. Nel tempo il negozio si è rinnovato e oggi nella fontana presente al suo interno non troviamo più le sanguisughe impiegate per curare i malati. Ci sono invece oltre duecento tipi di piante medicinali provenienti da ogni parte del mondo. Ma sia che siate alla ricerca di rimedi per i vostri acciacchi o semplici curiosi, una visita in questo negozio non mancherà di essere un’esperienza affascinante.

Herboristeria_del_Rei

Se per proseguire la vostra visita alla scoperta di Barcellona decidete di prendere un taxi, beh una scelta insolita potrebbe essere quella di affidarsi al signor Mariano. Un taxi per nudisti, ma non solo, che vi scorrazzerà vestiti o meno in giro per la città. Potete scegliere la musica che preferite, salsa, flamenco, heavy metal, poco importa e ci sono poi diversi giocattoli per tenere occupati i vostri figli.

Insomma, un ritorno a Barcellona ha sempre qualcosa da offrire.

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