Ho vinto un premio! Il mio primo premio con un articolo del mio blog, di preciso con l’articolo su “cosa mangiare in Tunisia“, per la categoria Food & Travel del Food Blog Award indetto da Malvarosa in collaborazione con l’Assessorato allo Sviluppo economico del Comune di Napoli e ne sono felicissima! Felicissima ed emozionatissima allo stesso tempo, anche perché il mio blog è stato scelto insieme ad altri 21 blog tra oltre 400 candidati! E poi perché la premiazione è avvenuta nella sala Giunta del Palazzo San Giacomo di Napoli dall’assessore Panini! Quando ho ricevuto l’email nella quale mi comunicavano che avevo vinto un premio, quasi non mi sembrava vero!

Malvarosa Food Blog Award 2016

È stato un onore per me ricevere questo premio nella mia città (loro quando mi hanno selezionata non sapevano fissi napoletana) ed essere considerata insieme agli altri blogger ambasciatrice della dieta mediterranea!

Malvarosa Food Blog Award 2016

Ritirare un premio è un’emozione meravigliosa! Dimostra che qualcuno apprezza il tuo lavoro e ti seleziona tra tanti… Ritirarlo poi nella mia città, Napoli, insieme ad altri blogger provenienti da tutta Italia, da’ ancora più valore al mio premio. Io ne sono onorata e ringrazio Malvarosa ed il comune di Napoli per questa bellissima opportunità!

Malvarosa Food Blog Award 2016

I vincitori delle varie categorie in gara, due per ogni categoria, sono stati invitati a Napoli non solo a ritirare il premio, ma anche per visitare la città e partecipare ad alcune masterclass con chef stellati, pizzaioli e pasticcieri dell’eccellenza enogastronomica napoletana.

Un programma ricchissimo che mi ha vista impegnata per 4 giorni tra nuove amicizie, risate, visite guidate e prove culinarie.

Malvarosa Food Blog Award 2016

Il tutto è iniziato sabato 29 Ottobre nella Scuola di cucina MedEATerranea sita nella mostra d’Oltremare di Napoli con la masterclass sul sartù di riso a cura dello chef stellato Alfonso Crisci del ristorante Taverna Vesuviana, che già conoscevo.

Malvarosa Food Blog Award 2016

Alfonso ci ha fatto mettere le “mani in pasta”, come si sul dire, ed ha fatto preparare ad ognuno di noi il proprio sartù di riso, svelandoci i segreti della sua cucina. Sartù che poi ognuno di noi ha mangiato, degustandolo in abbinamento al vino Albarosa Spumante Rosè Extra Dry.

Malvarosa Food Blog Award 2016

Dopo la masterclass, abbiamo fatto un breve tour panoramico in navetta per Posillipo e Mergellina (anche se purtroppo era già buio ed i miei compagni di viaggio non hanno potuto godere appieno della bellezza del Golfo di Napoli dalla collina di Posillipo), per poi dirigerci a Palazzo San Giacomo, in Piazza Municipio, sede del Municipio di Napoli, dove c’è stata la premiazione ufficiale, con tanto di premio che custodisco gelosamente come trofeo! 🙂

Napoli by night

Dopo la premiazione, abbiamo concluso la serata nel centro storico di Napoli, nella mia pizzeria preferita, Sorbillo, dove miracolosamente abbiamo saltato la fila chilometrica tipica della pizzeria perchè avevamo una saletta a noi riservata ed abbiamo potuto gustare la buonissima pizza napoletana da me classificata al primo posto nel mio articolo su dove mangiare la pizza a Napoli, preceduta dagli antipasti a bicchierino dello chef Mario Avallone.

pizza napoletanaGino Sorbillo

La domenica mattina ci avevano organizzato un tour alla scoperta dei tesori antichi della città di Napoli. Fare un tour della mia città con blogger non napoletani, alcuni dei quali giunti a Napoli per la prima volta, è stata l’occasione per riscoprire la mia città in modo diverso.

Napoli

Meravigliandomi con loro davanti ad ogni Wow di fronte a scene per me normalissime, ma per loro inusuali come il vedere la signora fare la spesa dal balcone con il “panaro” o le ragazzine che scorrazzano a 3 su uno scooter senza casco.

Napoli

O ancora sorprendenti i parallelismi che hanno fatto. La sera precedente, ad esempio, hanno paragonato Piazza Bellini al centro storico di Parigi per il suo lato un po’ bohémien mentre la domenica mattina ci hanno paragonato al popolo egiziano per i nostri tempi molto dilatati (avevamo appuntamento alle 9,00 alla fermata di Montesanto ma prima delle 9,30 non si è visto nessuno).

Napoli Pignasecca

NapoliNapoli

E poi è stato meraviglioso visitare i vicoli di Napoli con una guida esperta che ha raccontato tanti aneddoti. Ho così scoperto perché la Pignasecca si chiama in questo modo e del mistero di una statua “eretica” nascosta nella chiesa di Santa Patrizia! Abbiamo poi attraversato San Gregorio Armeno e fatto sosta da Ferrigno, maestro della tecnica di creazione dei pastori, che ci ha accolto nel suo negozio e spiegato alcune tecniche di lavorazione dei pastori per poi regalare ad ognuno di noi un cornetto portafortuna.

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Dopodichè ci siamo diretti nell’Atelier di Lello Esposito nelle Scuderie di Palazzo San Severo dove ci attendeva un pranzo a base di street food partenopeo organizzato dalla rosticceria da L.U.I.S.E.

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Dopo questa breve ma intensa visita in giro per Napoli (di cui vi parlerò più approfonditamente nei prossimi giorni), ci attendevano altre due Masterclass alla scuola di cucina: una a base di pomodoro San Marzano tenuta dallo chef Maurizio De Riggi ed una sul babà napoletano a cura del Maestro Pasticciere Salvatore Gabbiano. Credo di aver fatto un’overdose di babà: buonissimo!

Malvarosa Food Blog Award 2016

Malvarosa Food Blog Award 2016Malvarosa Food Blog Award 2016

Salvatore Gabbiano ci ha spiegato (e fatto mangiare) non solo la tecnica del babà classico, ma anche il babà quadrato ripieno di crema allo zabaione con ciuffo di cioccolata a forma di una candela ed il babà simile alla delizia al limone, con glassa al limone e ripieno di crema. Uno più buono dell’altro!

Malvarosa Food Blog Award 2016

Malvarosa Food Blog Award 2016Malvarosa Food Blog Award 2016

La giornata ovviamente non si è conclusa con le Masterclass, ma subito dopo ci siamo diretti nel Sannio, dove ci hanno divisi in coppie e fatti “adottare” da varie cantine.

Io sono stata ospite della cantina Nifo Sarrapochiello presso l’agriturismo Capolana di Ponte (BN) insieme alla mia collega Chiara Giorleo, esperta di vino.

Malvarosa Food Blog Award 2016

Abbiamo chiuso la serata con una buonissima cena fatta in casa, il tutto abbinato ai numerosi vini della loro cantina. Io e Chiara ci eravamo promesse di non mangiare dopo le masterclass della giornata, ma l’ospitalità e la gentilezza dei titolari è stata davvero convincente e non abbiamo saputo resistere!

Malvarosa Food Blog Award 2016

La mattina dopo abbiamo visitato le vigne di Nifo, divise tra Ponte e San Lupo per un totale di 18 ettari di terreno per poi dirigerci verso il loro centro aziendale dove abbiamo degustato altri vini della casa, tra cui la Falanghina del Taburno.

Sannio

Conoscere da dove viene il vino che stai bevendo e toccare con mano l’uva, il terreno e l’ambiente nel quale viene raccolta è un’esperienza incredibile che ti fa gustare ancora di più ciò che stai bevendo!

SannioSannioSannio

Purtroppo la visita nel Sannio  durata poco perchè a Napoli ci aspettavano altre due Materclass: una sulle tecniche di cottura della pasta con lo chef Peppe Guida che ci ha insegnato a preparare i suoi buonissimi spaghetti all’acqua di limone e provolone del monaco: da leccarsi i baffi!

Malvarosa Food Blog Award 2016Malvarosa Food Blog Award 2016

Non poteva mancare poi la masterclass sulla pizza napoletana con uno dei più giovani pizzaioli dell’eccellenza napoletana: Ciro Oliva della Pizzeria da Concettina ai Tre Santi alla Sanità, di recente protagonista al programma “4 ristoranti su Sky”, che ci ha trasmesso tutta la sua passione, partendo dalla descrizione delle farine (anche lui è citato nella mia classifica delle migliori pizzerie di Napoli)!

Ciro Oliva Concettina ai Tre Santi Napoli

pizza napoletanapizza napoletana

Ci hanno poi trasferito ad Ercolano, alla Villa Andrea D’Isernia, dove ci attendeva lo showcooking con lo Chef Lino Scarallo di Palazzo Petrucci a Napoli, il quale ci ha preparato una buonissima stracciata di bufala con pomodorini giallo, filetto di triglia e Crumble di aglio. Il tempo di cambiarci d’abito ed abbiamo “festeggiato” l’ultima serata insieme con una cena di Gala alla quale era presente l’amministrazione comunale sia di Napoli che di Ercolano.

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Nonostante non fosse troppo distante da casa, ho pernottato nel bellissimo e lussuosissimo Hotel Adris di Ercolano perchè poi la mattina del 1 novembre abbiamo chiuso il Malvarosa Food Blog Award con una visita agli scavi di Ercolano, la città sommersa dalla lava per oltre 1700 anni e scoperta grazie ad un contadino caduto accidentalmente nel suo pozzo. Degli scavi diversi da Pompei perché mentre Pompei fu sepolta da cenere e lapilli lasciandoci oggi dei falchi di ciò che era, Ercolano fu seppellita dalla lava lasciandoci una fotografia di ciò che è stato!

Scavi ErcolanoScavi ErcolanoScavi ErcolanoScavi ErcolanoScavi Ercolano

Prima degli scavi, però, breve tappa sul Vesuvio alla cantina del Vesuvio dove viene prodotto il Lacryma Christi, il vino vesuviano le cui vigne si trovano su un terreno di cenere e lapilli.

Cantine del VesuvioCantine del VesuvioCantine del VesuvioCantine del Vesuvio

Insomma, quattro giorni intensi ma bellissimi vissuti nella mia città da turista in compagnia di persone meravigliose!

E’ stata un’esperienza stupenda e ringrazio di cuore Malvarosa ed il Comune di Napoli per avermela fatta vivere! Sono giunta alla conclusione che ognuno di noi dovrebbe essere un po’ turista della propria città: non si smette mai di imparare!

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