Se avete in programma un viaggio in Marocco non potete rinunciare ad una visita al Giardino Majorelle, uno dei luoghi più visitati di Marrakech e del Marocco, legato alla storia dello stilista Yves Saint Laurent.

Una lussureggiante oasi tropicale che prende il nome dal suo fondatore, il pittore francese Jacques Majorelle, che si trasferì nella medina di Marrakech nel 1919 e, stregato dalla sua cultura, acquistò pochi anni dopo un palmeto ai margini della città, dove fece costruire il suo studio e la sua villa, caratterizzata da un mix stilisco tra l’art decò e l’architettura moresca. Grande appassionato di botanica, Majorelle fece costruire al suo esterno questo lussureggiante giardino tropicale privato di ispirazione islamica nel quale è uno splendido perdersi nel dedalo di vicoli ombrosi, ammirare le piante esotiche ed ascoltare il dolce mormorio delle fontane e il canto degli uccelli, lontano dal trambusto della città rossa.

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Il giardino divenne ben presto un’oasi di colore e freschezza, “abitato” da centinaia di piante esotiche e specie rare esouvenir di viaggi fatti dallo stesso pittore. Cactus, yucca, agave, bouganville, aloe vera e loto sono i protagonisti di questo Eden, un dipinto vivente di forme e colori, in cui centinaia di uccelli trovano rifugi, intorno a fontane, piscine e pergolati.

Nel 1937, le pareti della casa e gli elementi architettonici vengono dipinti in un intenso blu che prenderà poi il nome di “blu Majorelle” e che ancora oggi rendono il luogo così magico, divenendo senza dubbio l’immagine più eclatante del pittore, l’opera più bella.

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Dopo la sua morte, il luogo è rimasto abbandonato per diversi anni fino a quando negli anni ‘60, lo stilista Yves Saint Laurent ed il suo compagno Pierre Bergé in visita a Marrakech si innamorano perdutamente del giardino deserto e, venuti a conoscenza della possibile demolizione del luogo per fare spazio ad un albergo, i due decidono di “salvarlo” acquistando la struttura, nel 1980.

I due ridanno vita e splendore al luogo trasformandolo ina una delle location più eleganti e lussuose di Marrakech e trasforando lo studio dell’artista Majorelle in un museo berbero dove espongono parte delle loro collezioni d’arte.

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Alla morte di Yves Saint Laurent, il suo compagno decise di spargerne le ceneri nel giardino delle rose ed erigere un monumento in sua memoria. I locali ora appartengono alla fondazione della coppia e, per delle fashioniste amanti della moda e dei viaggi come me è un luogo assolutamente da visitare!

Ogni giorno 20 giardinieri lavorano per la cura delle 300 diverse specie di piante presenti nel parco per mantenere il giardino nel suo antico splendore.

Ed è proprio allo stile islamico dal fascino tropicale del giardino Majorelle ed al suo blu intenso, a metà strada tra l’art decò e l’architettura moresca, che si è ispirata l’ultima collezione di Dalani, per portare un tocco di Marocco anche a casa vostra!

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Ph. Diana De Lorenzi 

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