Con un’altitudine media che supera i quattromila metri, l’altopiano del Tibet è chiamato il “tetto del mondo“. Da sempre esercita una forte attrazione sui viaggiatori, soprattutto per via dei maestosi paesaggi e della coinvolgente spiritualità. È qui che sono volati i vincitori del contest social “Destinazione Tibet” lanciato a maggio dall’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia, in collaborazione con l’Ente del Turismo della regione Tibet.

Nello Ascione, Alessia Cilvani, Roberta Pisoni, Elena Boninsegna, insieme al responsabile del viaggio ed accompagnatore Alex Zarfati, si sono immersi in una atmosfera senza tempo, hanno visitato spettacolari monasteri, ammirato altissime montagne e paesaggi mozzafiato. L’Esercito di Terracotta, uno dei più importanti siti archeologici al mondo, è stata la prima tappa del viaggio in Cina. I soldati a grandezza naturale, dichiarati Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO nel 1987, si trovano a circa 30km da Xi’an. Le statue furono costruite in sezioni, modellate col fuoco, riunite insieme e alla fine dipinte, un processo che richiese circa quarant’anni di lavoro. Poi si è partiti alla volta di Tsetang, lungo la valle dello Tsangpo, il luogo da cui ebbe inizio la civiltà tibetana. Una città carina e tranquilla, è il commento unanime dei partecipanti, quello che attrae di più sono i monasteri, fra i più antichi del Tibet.

Donna con bambino Tibet

La conoscenza approfondita della cultura, delle usanze e delle tradizioni cinesi è proseguita nelle città di Gyantse, situata a 3977 metri sopra il livello del mare, Shigatse, seconda città più grande del Tibet e ricca di storia, e Lhasa, la città più importante della regione. Nello, Alessia, Roberta, Elena e Alex si sono adattati ad altitudini elevate portando sempre con sé tanta acqua e l’inseparabile bomboletta di ossigeno, in quanto la rarefazione dell’ossigeno nell’aria a quote elevate può causare stordimento e mal di montagna.

In questa terra di grande bellezza naturale, i panorami, la spiritualità, gli odori, i colori, affascinano e incantano, invogliano a vedere sempre di più, a non fermarsi mai e ad immortalare ogni momento. Uno dei panorami più suggestivi è stato il lago Yamdrok, un magnifico specchio d’acqua che si staglia tra i picchi innevati e le montagne alle pendici meridionali dell’Himalaya. Chiamato anche lago di corallo o lago di giada verde per la sua forma irregolare, con molti corsi secondari che si disperdono attorno alla montagna, facendolo assomigliare ad un corallo, è tra i laghi sacri del Tibet,situato a metà strada tra Gyantse e Lhasa. A Gyantse non è mancata una visita all’antico monastero di Pelkor Chode, che ospita al suo interno il Kumbum che è una stupa che contiene ben 108 cappelle su 4 piani che sono illustrate da circa10.000 dipinti e centinaia di statue.

Palazzo Potala

Il viaggio è poi proseguito a Shingatse con la visita al Chorten di Kumbum, al monastero di Tashilunpo, che è una vera e propria cittadella circondata da mura. La vista del monastero dall’entrata è imponente: i numerosi edifici che lo compongono si arrampicano l’uno sull’altro lungo il versante del monte, davanti le bianche abitazioni dei monaci,
più in alto le costruzioni color ocra, dai tetti dorati. Il monastero, fondato nel 1447, preserva al suo interno sei templi dai tetti dorati e numerose cappelle e cortili dove si svolgono ancora funzioni religiose e dibattiti filosofici. I vincitori del contest hanno dedicato gli ultimi giorni del viaggio nella città di Lhasa, alla sua storia e alla sua cultura locale. Qui l’attrazione numero uno è Palazzo Potala, alto sul Monte Moburi, dove si può ammirare a pieno l’arte tibetana. Il maestoso complesso residenziale bianco e rosso si trova di
fronte a montagne grigie e verdi e ad un incantevole cielo azzurro. Gli ultimi scatti fotografici sono stati dedicati ai monasteri Sera, Drepung e Jokhang. Tappa al Norbulingkha, chiamato anche il Palazzo d’estate del Tibet, al cui interno si trovano numerosi dipinti murali ed è circondato da un
giardino che si estende su una superficie di 19 ettari.

Il viaggio dei vincitori del contest “Destinazione Tibet”; si conclude lungo il Barkhor, il circuito dei pellegrini, che si trova nel cuore di Lhasa e circonda il tempio di Jokhang. Il percorso è pieno di devoti provenienti da ogni parte del Tibet, i quali mentre pregano si prostrano completamente a terra a seguito di ogni passo. Prima di ripartire una visita ai negozi e alle bancarelle del bazar, ricchi di manufatti locali, ruote da preghiera, oggetti sacri, dipinti e costumi tibetani. L’entusiasmo dei partecipanti è stato riversato sui social media – Nello e Alessia hanno un loro blog di viaggi piuttosto seguito -, dove sono state postate decine di foto sui luoghi visitati.

Tibet

La progettazione, le dinamiche di partecipazione e la comunicazione del contest sono state affidate dall’Ambasciata Cinese in Italia all’agenzia digital IsayGroup, con sede a Roma. Isay, attiva da anni nel campo del web marketing, digital PR, social media marketing e monitoraggio web e social, è specializzata nello sviluppo di campagne di comunicazione per la promozione di Ambasciate, Enti del turismo e compagnie aree.