Quanti pericoli ci sono per i ciclisti ogni giorno in giro per le strade? Tanti, tantissimi!

E per portare ciò all’attenzione degli automobilisti e rendere più pacifica la convivenza tra automobilisti e ciclisti sulle strade, Ford ha organizzato un #Aperibici a Torino, nell’ambito della campagna “Share the road”.

Sono, infatti, sempre di più gli amanti delle due ruote che ogni giorno frequentano le strade europee, correndo numerosi rischi e pericoli. E mentre le infrastrutture non sempre sono in grado di sopperire prontamente alle esigenze dei diversi utenti della strada, Ford ha pensato di lanciare questa campagna, pensata per contribuire al miglioramento della sicurezza e ridurre l’impronta ambientale e la congestione dovuta al traffico.

E’ già il secondo appuntamento, dopo il successo dell’#aperibici tenutosi a Milano prima dell’estate.

Questa volta, il bike tour si è svolto nel centro storico di Torino.

Piazza San Carlo

Siamo partiti da Piazza San Carlo, dal caffè Torino dove, come avrete intuito dal nome del tour, abbiamo iniziato con un ghiotto aperitivo.

Il Caffè Torino, in stile Liberty, è uno dei simboli della città, nato quasi per scommessa nel 1903 in una piazza ove c’erano già molti caffè storici, ma che oggi è attivo da più di un secolo ed apprezzato da molti uomini della cultura e della politica.

 

Piazza San Carlo, infatti, è conosciuta come il salotto della città, dominata dal monumento equestre ad Emanuele Filiberto, fuso in bronzo a Parigi e chiamato dai cittadini di Torino  “caval d brons”.

Passeggiando per la piazza, si può notare una palla di cannone lanciata nel 1706 dai militari francesi che assediavano Torino.

Prima di metterci in sella ed iniziare il nostro tour post aperitivo, piccola tappa sotto i portici di Piazza san Carlo, per una bella giravolta portafortuna sullo stemma del Toro d’oro.

E poi via, dritti verso Piazza Castello.

Piazza Castello

Piazza castello, che potrete facilmente riconoscere dalle sue bellissime fontane, fu il centro storico e politico durante il Regno dei Savoia. Con i suoi 40.000 mq, è la seconda piazza più grande di Torino, dopo Piazza Vittorio Veneto, che nel 2005 ospitò la prima serata del famoso Festivalbar. Qui si trovano Palazzo Reale, Palazzo Madama e la chiesa di San Lorenzo, la più bella di Torino, ma poco conosciuta dai turisti perché si accede da una porticina verde adiacente al Palazzo Reale.

Da Piazza Castello si diramano le 4 strade principali di Torino: Via Po, Via Pietro Micca, Via Roma e Via Garibaldi, una delle strade pedonali più lunghe d’Europa.

Palazzo con il Piercing

Lasciata piazza castello alle spalle, prima di dirigerci alle Porte Palatine, fate una piccola deviazione verso piazzetta Corpus Domini.

Qui, al civico 19, troverete il Palazzo con il Piercing, un’opera d’arte moderna creata sullo spigolo del quarto piano dall’architetto Corrado Levi in collaborazione con Cliostraat, gruppo di artisti ed architetti nato nel 1991 con l’obiettivo di sperimentare nel campo architettonico ed artistico.

L’opera in realtà si chiama “Baci Rubati” ed era nata come una installazione temporanea ma che oggi è ancora lì. Oltre a raffigurare un piercing ad anello nello spigolo del palazzo, ai due lati del piercing sgorgano anche delle gocce di sangue, da un lato di colore rosso e dall’altro di colore blu.

La città di Torino è infatti ricca, oltre che di monumenti e musei da vedere, anche di numerose “curiosità” architettoniche e artistiche particolari, come questo palazzo, che meritano assolutamente una visita e che in bicicletta possono essere notate con calma.

Porte Palatine

Dopo aver ammirato il palazzo con il piercing, via verso le Porte Palatine, la principale zona archeologica della città, con i resti della porta romana e del teatro romano, che permetteva l’accesso da settentrione alla Julia Augusta Taurinorum, la civitas romana, nonché primo nucleo di Torino. Si tratta di una delle porte urbiche del I sec. A. C. meglio conservate al mondo.

Nei pressi delle Porte Palatine si trova anche la cattedrale di San Giovanni, dove è custodita la Sacra Sindone.

Mole Antonelliana

Immancabile poi una tappa alla Mole Antonelliana, simbolo della città di Torino che prende il nome dal su ideatore, l’architetto Alessandro Antonelli, nata un po’ come scommessa con Eiffel.

Inizialmente progettata come sinagoga, ha poi sempre svolto tutt’altra funzione.

Al suo interno si trova il museo del cinema di Torino, unico nel suo genere in Italia.

Secondo alcune leggende, la base piramidale e la guglia altissima fungerebbero da antenna catalizzatrice di tutta l’energia positiva proveniente dal cielo e dal sottosuolo.

Piazza Vittorio

Uno dei principali centri della vita notturna torinese, dalla quale si può godere di una splendida vista sul Po, il monte Cappuccini e la chiesa della Gran Madre, considerata uno dei luoghi più mistici di Torino, ricco di magia e leggende per la sua vicinanza all’acqua, che secondo alcuni custodirebbe il Santo Graal.

Questo luogo rappresenterebbe il centro di molti misteri della città di Torino, che si ergerebbe al centro di un triangolo di magia nera composto con le città di San Francisco e Londra ma anche al vertice di un triangolo di magia bianca con Praga e Lione.

Questa piazza, inoltre, dall’imbocco di Via Po fino al fiume ha un dislivello di 7,19m camuffato con degli effetti ottici realizzati da vie trasversali alla piazza che dividono gli edifici in blocchi e facciate posizionate in avanti per dare l’illusione che siano alla stessa altezza.

Palazzo Carignano

Abbiamo chiuso il tour a Palazzo Carignano, un vero e proprio gioiello barocco nonché sede del primo parlamento d’Italia. L’edificio fu progettato da Guarino Guarini nel 1679 e si ispirò ad un porgetto di Gian Lorenzo Bernini per il Louvre. Qui Cavour ha di fatto sancito la nascita del Regno d’Italia. Intorno al palazzo troviamo il ristorante più esclusivo della città, il ristorane del Cambio, la storica gelateria Pepino e il Museo Egizio, il più antico museo a livello mondiale dedicato alla civiltà nilotica fondato nel 1824.

 E voi siete mai stati a Torino?

*Articolo scritto in collaborazione con Ford Italia