Si sente sempre più spesso parlare di sindrome di wanderlust, ma cos’è in realtà?
 Il termine wanderlust è di origini tedesche e significa letteralmente “desiderio di vagabondare”.
Proprio per questo motivo con questo termine sono state definite tutte le persone che non riescono a stare ferme in un posto e sentono  l’irrefrenabile desiderio di esplorare il mondo, di vedere luoghi nuovi e di conoscere nuove culture.
Se sei affetto dalla sindrome di wanderlust, anche conosciuta come la malattia del viaggiatore, te ne accorgi subito!
Appena torni da un viaggio, senti già l’irrefrenabile desiderio di prenotarne un altro!
Io ogni volta che torno da un viaggio mi sento irrequieta e non vedo l’ora di partire per il successivo. Del resto, mi annoio facilmente e viaggiare mi fa sentire viva regalandomi continuamente nuovi stimoli!
Un viaggiatore lo riconosci subito, appena può, cerca di prenotare un volo e andare lontano e, se non ne ha la disponibilità economica, fa di tutto per trovare le offerte più vantaggiose e partire anche con pochi spicci.

momondo, in quanto sua brand ambassador, mi ha chiesto di raccontarvi quando ho scoperto di essere una viaggiatrice. Io credo che non ci sia stato un momento ben preciso ma di esserlo sempre stata, ancor prima di nascere. Sono sempre stata affetta dalla sindrome di wanderlust e sin da piccola volevo seguire le orme di mio padre e mio nonno che navigavano. Del resto, sono cresciuta con i loro racconti di viaggio e ad ogni pranzo o cena di famiglia, io sognavo ad occhi aperti i luoghi lontani che raccontavano: Giappone, Americhe, Asia….! Poi il primo viaggio importante a 12 anni negli Stati Uniti con i miei, e credo sia stato allora che ho capito quanto fosse bello viaggiare e conoscere popoli e culture diverse. Da allora, non ho mai più smesso!

Una recente ricerca scientifica pubblicata sulla rivista Evolution and Human Behaviour, sembra aver dimostrato che le persone affette dalla sindrome di wanderlust sono tali perché ce l’hanno scritto nel DNA. La ricerca, , è certa di aver individuato il cosiddetto ‘gene del viaggio’, ribattezzato appunto gene di wanderlust, che non sarebbe altro che il recettore della dopamina D4, che ci porta ad amare tutto ciò che è esotico e sconosciuto. Pare che questo recettore non sia presente in tutti, ma fa parte del DNA di solo il 20% della popolazione mondiale.

E voi, quando avete scoperto di essere viaggiatori?  Se anche voi amate viaggiare, non dimenticate di consultare le offerte di momondo .
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