A Pomigliano D’Arco, a pochi km da Napoli, c’è un’ hamburgeria che ha tra i suoi prodotti molti presidi Slow Food, perfetta per chi ama mangiare bene scegliendo prodotti di qualità, anche per una serata informale con gli amici.

Il burger store Sciuè Il Panino Vesuviano gestito da due fratelli giovanissimi, Marco e Giuseppe De Luca (23 e 25 anni), insieme al padre Mauro, hanno creato un format vincente, inserendo tra le loro materie prime, molti prodotti presidio Slow Food.

Sciuè il panino vesuviano

Ed infatti, ogni mese,  un panino è dedicato ad un presìdio Slow Food essendo la giovane hamburgeria entrata a far parte dell’Alleanza Slow Food con grande entusiasmo.

Nel mese di febbraio è stato inoltre presentato il progetto di sostegno del ritorno dei giovani all’agricoltura, con un menù che vede protagonisti i prodotti tradizionali della terra campana provenienti da queste realtà. Così molti degli ortaggi e delle verdure acquistati dal team Sciuè il panino vesuviano, favoriscono la crescita dei giovani agricoltori dando loro fiducia nel continuare a perseguire la strada scelta. 

Sciuè il panino vesuviano

 

Il fattore umano è la risorsa principale sulla quale investono, soprattutto per la scelta del personale con il quale si condividono molte ore lavorative giornalmente, visto che il burger store è aperto tutti i giorni sia a pranzo che a cena. Il loro è un format giovane che cavalca la tendenza del momento. Il mondo dei panini di qualità è esploso, dando la possibilità ai giovani di consumare uno dei cibi che preferiscono, mantenendo una qualità attenta dei prodotti selezionati. L’inaugurazione del primo Sciuè Il Panino Vesuviano è avvenuta nel 2015, a pochi metri dall’attuale. La crescita è stata immediata e crescente ed ha indotto i De Luca a progettare un altro locale con cucina a vista ed in posizione centrale, che favorisse il rapporto diretto con gli ospiti e garantisse la trasparenza del Lavoro.

Sciuè il panino vesuviano

Io sono stata loro ospite in una serata dedicata alla presentazione del nuovo menu invernale alla stampa, organizzata da Marina Alaimo. Alla serata sono stati presentati alcuni dei fornitori protagonisti dei panini dell’attuale menù. C’erano Manuel Lombardi dell’azienda agricola Le Campestre di Castel di Sasso, alto casertano, dove si produce il formaggio conciato romano, presìdio Slow Food, utilizzato per il panino novità del mese di febbraio: Genovese in Conciato, con pane ciabatta, carne di corazza marchigiana cotta a bassa temperatura alla genovese ed una spolverata di conciato. Presente anche Antonietta Melillo, produttrice della cipolla di Alife, presidio Slow Food e simbolo di rinascita dell’agricoltura nel territorio alifano – in abbinamento Lacryma Christi del Vesuvio rosso delle cantine Matrone, presentato dall’enologo Andrea Matrone, protagonista del lavoro di recupero e valorizzazione delle vecchie vigne di famiglia a Boscotrecase.

Sciuè il panino vesuviano

 

La cipolla di Antonietta Melillo è utilizzata sia per il panino Genovese in Conciato che per Totò Le Mokò, il panino destinato alla raccolta fondi a favore della Fondazione San Gennaro in occasione del progetto 50 Anni Senza Totò, finalizzato al recupero di due piazze del rione Sanità. In questa preparazione la cipolla di Alife viene grigliata ed accompagnata all’hamburger di maiale nero casertano, caciocavallo campano di bufala, patate di Avezzano, salsa Harissa che richiama Algeri, luogo del film del Principe della risata, con papaccella napoletana (presidio Slow Food) dell’azienda agricola Bruno Sodano di Pomigliano d’Arco, rappresentare l’azienda c’era il giovane Raffaele Sodano che ha raccontato l’agricoltura di resistenza condotta dalla sua famiglia a Pomigliano d’Arco. I Sodano forniscono anche gli Antichi Pomodori di Napoli (presidio Slow Food) con i quali vengono preparate le mitiche polpette al sugo. – in abbinamento birra artigianale Reale Extra di Birra del Borgo.

Sciuè il panino vesuviano

 

Tra le novità in menù, Egg Love, il panino di San Valentino con panino al sesamo, funghi pioppini, uovo a cuore, hamburger di scottona podolica, Lingotto formaggio del caseificio La Teresina dell’Alto Casertano – in abbinamento birra artigianale Cubulteria del Birrificio Karma

Sciuè il panino vesuviano

Sempre nel menù invernale presentato alla stampa troviamo Friariè, panino con friarielli vesuviani, hamburger di suino nero casertano, provola fresca, patate di Avezzano – in abbinamento birra artigianale Reale Ambrata del birrificio Birra del Borgo.

Sciuè il panino vesuviano

Immancabili poi le polpette Sciuè, preparate come quelle della nonna 🙂

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