Le nuove direttive anti fumo sono sempre più restrittive nei confronti dei fumatori che quando viaggiano sono costretti a stare ore ed ore senza fumare.

Se però le direttive sono molto serrate nei confronti delle sigarette normali, lo sono un po’ di meno verso le sigarette elettroniche, anche se variano da Paese a Paese.

Se ci pensiamo, il numero di vapers in Italia che viaggia per affari o per piacere sta crescendo considerevolmente, purtroppo però questa fascia della popolazione non ha sempre facile accesso ad informazioni su dove è permesso svapare e /o su quale sia il protocollo corretto da seguire in certe città e in certi stati.

svapatori nel mondo

Ecco perché il team di Blu, la nota azienda produttrice di sigarette elettroniche che offrono la sensazione di fumare, producendo vapore da inalare come il fumo di una sigaretta  ma prive di fumo da tabacco, catrame e odore, ha creato un’infografica molto particolare che mostra visivamente le leggi sullo svapo nel mondo includendo la regolamentazione sul fumo da sigaretta elettronica  previsti dall’Europa, dagli USA, dal Nord America, dal Sud America, dall’Africa, dall’Australia, dalla Nuova Zelanda e dall’Asia.

Perché se ci pensate, Paese che vai, legge che trovi e per i fumatori e gli svapatori la vita non è sempre facile in viaggio.

sigaretta elettronica Blu

EUROPA

In Europa vige la TPD (Direttiva sui prodotti del tabacco) che regolamenta l’utilizzo della sigaretta elettronica.

Dalla recente indagine condotta da Blu, è emerso che in Svezia il livello di conoscenza delle sigarette elettroniche è il più basso d’Europa e solo il 57% della popolazione ne ha sentito parlare.

Mentre invece il livello di conoscenza delle sigarette elettroniche è più alto in Grecia con il 97,8% della popolazione ed in Francia con l’87% mentre in Italia è all’86%.

48,5 milioni di europei, circa il 12% della popolazione totale, hanno provato le sigarette elettroniche con un aumento del 69% rispetto ai 29,3 milioni del 2012.

Attualmente ci sono 7,5 milioni di utilizzatori di sigarette elettroniche in Europa, di cui 3 milioni in Francia e 2 milioni in Italia.

 

STATI UNITI D’AMERICA

In America le sigarette elettroniche sono attualmente regolamentate dalla FDA (organismo federale USA per il controllo degli alimenti e dei farmaci).

Qui il 13% della popolazione ha provato le sigarette elettroniche con un aumento del 622% rispetto al 2010.

Il 6,8% (oltre 9 milioni di persone) sono utilizzatori attuali della sigaretta elettronica, un aumento del 2,167% rispetto al 2010.

Il 59,7% usa la sigaretta elettronica per convenienza.

L’84% delle persone usa le sigarette elettroniche a sistema aperto mentre il 16% quelle a sistema chiuso.

Nel resto dell’America del nord, l’8,5% dei canadesi (circa 2,5 milioni di persone) ha provato le sigarette elettroniche mentre l’1,8% sono utilizzatori abituali.

Le sigarette elettroniche sono invece bandite in Messico dal 2015, nonostante un intervento della Corte Suprema, ed anche ad Antigua e Barbuda ne è vietata l’importazione.

La situazione non è molto diversa in America del Sud.

Le sigarette elettroniche sono, infatti, attualmente bandite in Argentina, Brasile, Colombia, Suriname e Uruguai.

Non ci sono invece, attualmente normative che ne regolamentano l’utilizzo in Bolivia, Guyana, Paraguay e Perù.

In Venezuela le sigarette elettroniche sono soggette alle leggi sul controllo del tabacco.

In Cile sono invece considerate dispositivi medici e sono pertanto soggette alla Medicine Acts, ciò vuol dire che il prodotto viene regolamentato individualmente all’atto della registrazione.

L’Ecuador, invece, ne vieta sia la vendita ai minori di 18 anni sia l’uso in luoghi pubblici, ma non prevede altre regolamentazioni.

 

AFRICA

Gli utilizzatori delle sigarette elettroniche sono meno di 200.000.

In Egitto, sebbene la pubblicizzazione e la vendita delle sigarette elettroniche siano proibite, non ci sono attualmente leggi che vietano lo svapo.

In Sud Arica, invece, sono legali solo le e-cigarette con ricariche senza nicotina mentre il ministero della salute continua ad insistere sulla messa al bando delle sigarette elettroniche.

Mentre nessun altro paese ha bandito apertamente le sigarette elettroniche.

 

AUSTRALIA E NUVA ZELANDA

Attualmente la vendita di sigarette elettroniche è illegale in Nuova Zelanda, ma nel 2016 il governo ha proposto una modifica alla normativa.

Le sigarette elettroniche possono essere vendute legalmente solo se approvate a livello medicale come dispositivi per la cessazione del fumo.

In Australia, non esistono regolamentazioni standard che limitano l’uso delle sigarette elettroniche e del vaping. Le norme legislative vengono approvate diversamente in ogni stato ed in ogni territorio.

In Australia la nicotina è classificata come sostanza velenosa e pericolosa e le e-cig sono considerate prodotti ad uso personale se non contengono nicotina, o se vengono presentati come dispositivi per la cessazione del fumo.

 

ASIA

L’Asia può essere considerata un po’ la Patria delle sigarette elettroniche. La maggior parte (95%) di quelle in distribuzione nel mondo sono fabbricate a Shenzen in Cina.

Brunei, Cambogia, Singapore e Thailandia hanno tutte una rigorosa politica di tolleranza zero nei confronti del vaping, rendendo l’Asia del Sud-Est una delle aree più regolate al mondo.

Il Giappone consente l’importazione, la vendita e l’uso delle sigarette elettroniche purchè non contengano o rilascino nicotina. Quelle che contengono nicotina, invece, sono vietate in Giappone perché considerate dispositivi medici privi di licenza.

In Taiwan tutti i prodotti delle sigarette elettroniche necessitano di una licenza d’uso  ed alcune persino di una licenza farmaceutica.

Nella Corea del Sud la vendita, la fabbricazione, l’importazione, l’esportazione e l’uso delle e-cig è legale ma, essendo regolamentate dalle norme legislative sul controllo del tabacco del paese, le tasse, e quindi i prezzi, sono elevatissimi.

E voi siete soliti fumare? Avete avuto problemi in uno di questi paesi? raccontatemi la vostra esperienza.

infografica leggi sullo svapo nel mondo

*Articolo in collaborazione con Blu

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