Prima di Partire per il Senegal sono stata a cena da Barone Brace a Casalnuovo per il primo #GnaMeat campano, un socialmeet voluto e organizzato da sabina Petrazzuolo per Federcarni Nazionale che per il primo appuntamento partenopeo ha scelto una location in provincia di Napoli per aprire un dialogo con blogger e influencer del settore food con la collaborazione speciale di YouMeat, associazione filiera della carne.

Un incontro che si è concluso tra risate, brindisi e promesse di replica in un locale che di giorno è macelleria e di sera ristorante con carne fresca da scegliere direttamente dal bancone. Una serata all’insegna dell’amicizia e divertimento tutto a base di carne.

Barone Brace

L’idea è stata subito chiara: condividere il piacere del buon cibo e l’arte della convivialità a tavola attraverso un format inedito, dinamico e social. L’obiettivo di Federcarni infatti, raggiunto con il massimo successo, è stato quello di riunire allo stesso tavolo le migliori personalità campane tra blogger, giornalisti e influencer del mondo food per far conoscere l’eccellenza e la qualità del cibo dei produttori Federcarni grazie ad un’esperienza di gusto tutta partenopea. Complice del successo della serata, la scelta di una location che per eccellenza rappresenta i sapori caratteristici della tradizione enogastronomica del Napoletano, la Braceria Barone situata in via Nazionale delle Puglie, 146, a pochi minuti da Napoli. Fondamentale la presenza di Raffaele Barone e sua moglie Sabrina che da ottimi padroni di casa hanno guidato la cena attraverso un percorso fatto di tradizione e innovazione culinaria con prodotti di qualità e di produzione propria. Presenti alla cena l’avvocato Domenico Timbone, consulente Legale Nazionale Federcarni e Presidente YouMeat, l’Avvocato Fabio Rossi, vice presidente di Youmeat e Francesco Veneruso, consigliere di YouMeat che insieme hanno raccontato con passione tutto ciò che ruota attorno a questa realtà. In occasione della prima Social Dinner Campana, è stata presentata anche la nuova borsa Federcarni, accolta già da subito con grande entusiasmo per l’accurata strategia di storytelling visivo messo in atto da Francesco D’Agostino, responsabile marketing di Federcarni Nazionale. Non un semplice packaging ma un vero e proprio progetto di rilevanza nazionale che valorizza la figura dell’artigiano macellaio e la sua bottega italiana per raccontare il prodotto e le persone che ci sono dietro.

Barone Brace

Durante la serata, abbiamo degustato:

Piatto di benvenuto con polpettine con panatura di chips e torta rustica salsiccia e friarielli.

Barone Brace

Antipasto a base di misto salumi produzione propria con salame dolce, salame piccante, salsiccia dolce, pancetta, capocollo, pecorino al chianti, pecorino al peperoncino, pecorino alla noci e confettura di albicocche.

Barone Brace

Barone Brace

Secondo Antipasto a base di bruschetta melanzane a funghetto e provola, bruschetta con soffritto, sfogliatella rustica salsiccia e friarielli, fagioli alla messicana in cui la carne l’ha fatta da padrona.

Barone Brace

Primo Piatto con i paccheri alla Genovese davvero ottimi.

Barone Brace

Secondo Piatto con Reale di Scottona Polacca con chips.

Il tutto abbinato al vino Aglianico Moio.

Barone Brace

Federcarni – Federazione Nazionale Macellai rappresenta sin dal 1947 le istanze del comparto della distribuzione tradizionale delle carni ad opera di artigiani macellai che operano nelle loro botteghe, tipicamente imprese familiari. La bottega di macelleria si colloca a valle della filiera, immediatamente prima del consumatore, con il quale l’artigiano macellaio instaura un rapporto diretto di fiducia, privo di intermediari e basato su relazioni umane, che costituisce una garanzia per entrambi. Ancora oggi molte macellerie sono negozi di quartiere e, in quanto tali, rappresentano un argine a uno sviluppo urbanistico e ad un’idea di società che non contemplano la dimensione umana né quella storica di un borgo in cui sopravvivono in chiave moderna gli antichi mestieri. Negli anni la macelleria è cambiata senza per questo perdere l’originaria connotazione artigianale.

Barone Brace

Oggi l’attenzione è massima non soltanto verso la qualità del prodotto e gli aspetti igienico-sanitari, ma anche verso gli aspetti salutistici e il benessere psico-fisico che deriva dal cibo, senza dimenticare la prospettiva ambientale, dalla sostenibilità al benessere animale, su cui è doveroso investire per migliorare. Con la borsa 2017, che è stata scelta da migliaia di botteghe di macelleria in alternativa alle classiche buste di carta o plastica, Federcarni vuole trasmettere i propri valori: i valori di persone semplici, donne e uomini che hanno scelto di fare un antico mestiere che richiede passione, rispetto, artigianalità e quella capacità di innovare nel solco della tradizione in cui gli italiani eccellono. La scelta delle illustrazioni invece del materiale fotografico ha permesso di esprimere in piena libertà i concetti di convivialità e aggregazione cui sono legati la carne e il buon cibo, che deve appagare la vista, l’olfatto e il palato. Mangiare bene significa seguire una dieta completa ed equilibrata in cui sono contemplate anche le carni rosse nelle giuste quantità, come pure sostiene il Comitato Scientifico Nazionale sull’Alimentazione d’origine Animale (COSNALA), un progetto del MiPAAF (Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali) che ha l’obiettivo di ripristinare un’informazione corretta e basata su dati scientifici, riguardo l’alimentazione in generale e quella basata su prodotti di origine animale in particolare (www.carnerossa.info).

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Mangiare bene vuol dire altresì stare insieme, dedicare del tempo a sé stessi e agli altri, rallentare il ritmo, tutto ciò senza dimenticare di adottare stili di vita sani. La borsa Federcarni vuole pertanto essere un’occasione per veicolare un messaggio positivo e condiviso. Il progetto della borsa è stato fortemente voluto dal Presidente Maurizio Arosio e seguito dal responsabile marketing di Federcarni Francesco D’Agostino. Il visual design è stato affidato a Luca Scognamiglio, che si è occupato anche delle illustrazioni e del marchio “Bottega Italiana”, il quale riporta le tre parole chiave: Tradizione, Arte, Passione. Stampa, prestampa e produzione tipografica sono state affidate al gruppo PoolPack, leader in italia nella produzione, trasformazione, stampa e commercializzazione di packaging, con esperienza e know-how nel settore alimentare.

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