Se avete programmato una vacanza in Thailandia e siete alla ricerca di un viaggio meno turistico e più esperienziale, sicuramente il nord vi regalerà molte emozioni. Una tappa obbligata è Sukhothai, a circa 450 km a nord di Bangkok e a 350 km a sud di Chiang Mai.

Può essere raggiunta con volo interno della durata di 1 ora Bangkok Airways direttamente da Bangkok, che parte quotidianamente,  e già l’atterraggio a Sukhothai è davvero affascinante.

Sukhothai

Eh già, perché se pensate di arrivare nel classico aeroporto vi sbagliate. L’aereo atterrerà dentro ad una ridente risaia, regalandovi da subito tutta la magia del posto.

In alternativa, è raggiungibile in auto o treno da Bangkok. Io ci sono arrivata in aereo ed è stata un’esperienza pazzesca!

Sukhothai

Sukhothai, che in lingua thailandese, vuol dire Alba della Felicità, fu il primo regno dei thai. Venne fondata, secondo la leggenda, nel 500 d.C. dal Figlio del Lampo, ovvero Phra Ruang, il re che nacque da una relazione tra un uomo e una mitica principessa Naya.

Sukhothai

Ma la storia, senza dubbi o incertezza, stabilisce che nel 1238 Khun Bang Klang Thao, capo di una tribù di Thai, riuscì a rendersi indipendente dall’Impero Khmer e stabilì a Sukhothai il primo grande regno siamese. Il nuovo re prese il nome di Sri Indraditya ed iniziò la dinastia del Regno di Sukhothai, di cui ancora oggi ci sono numerose tracce.

Se avete prenotato una vacanza a Sukhothai, è sicuraente perché siete alla ricerca di emozioni forti e di una vacanza autentica.

Sukhothai

La città è ricca di luoghi di interesse, ma ce ne sono lcuni che non dovete assolutamente perdervi, per vivere appieno tutta la magia del posto.

Vediamoli insieme.

Sukhothai

 

1) Andare in bici nel Sukhothai Historical Park

Il Sukhothai Historical Park, di cui vi ho già parlato precedentemente, è il parco archeologico più importante della Thailandia e sito UNESCO dove è possibile ammirare i templi del XIII secolo immersi nella natura. Un posto magico, un susseguirsi di templi costruiti per rispettare l’antico ordine religioso e mantenere il contatto con Nma, Naga e Meru, l’acqua, il serpente e la montagna sacra. Noleggiate le biciclette proprio fuori al parco e godetevi la passeggiata immersi nella natura, l’arte e la storia. Sarà un’esperienza indimenticabile. Se riuscire, fermatevi per l’ora del tramonto: lo spettacolo sarà davvero mozzafiato!

Sukhothai Sukhothai

 

2) Visitare il Si Satchanalai Historical Park

Il Si Satchanalai Historical Park è un altro sito archeologico patrimonio Unesco dal 1991 che comprende le rovine dei templi delle antiche città di Chaliang e Si Satchanalai su una superificie di circa 45km², che vi consiglio comunque di visitare. Era una città del Regno di Sukhothai, emersa accanto alla città nuova di Si Satchanalai. Dista 67 km da Sukhothai in direzione nord, sull’autostrada numero 101.

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Il parco ha le strutture e l’ambiente molto simili a quelli del Parco storico di Sukhothai: le rovine del XIII-XV secolo sorgono tra le sponde del fiume Yom e le colline, e sono meno ben conservate rispetto alle rovine di Sukhothai. L’antico sito era la seconda città del Regno ed era la residenza del principe erede. Aveva un ruolo importante come si può notare dalla grandezza delle costruzioni: sono ben 134 le strutture scoperte presso il parco.

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3) Portare da mangiare ai monaci Buddhisti

Forse non sapete che i monaci Buddhisti mangiano solo attraverso le offerte dei fedeli e solo entro mezzogiorno. Portare da mangiare ai monaci è stata una delle esperienze più belle della mia vita, che difficilmente vengono dimenticate.

Sukhothai

Bisogna svegliarsi all’alba, recarsi al mercato di Sukhothai a fare la spesa, dove alle 6 del mattino già è un viavai di gente e poi aspettare l’arrivo dei monaci Buddhisti al Amphoe Muang Sukhothai.

Li si vede arrivare pian piano nelle loro vesti color arancio ed attraversare il ponte di legno in ordine di età e gerarchia. Ed è proprio sul ponte che i monaci si fermano ed inizia la magica cerimonia dei doni.

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Secondo la loro usanza, si da’ da mangiare in ordine prima ai monaci più anziani e poi man mano a quelli più giovani. Ed è così che tutti in fila abbiamo consegnato riso ed acqua ai monaci lungo il ponte dell’Amphoe Muang. Dopo aver accolto i doni, i monaci, in ringraziamento, hanno iniziato a celebrare la loro benedizione. Un’esperienza davvero toccante che vi consiglio assolutamente di provare, che siate Buddhisti o meno poco importa, le sensazioni che proverete non le dimenticherete più!  

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4) Visita al villaggio di Ban Na Ton Chan

Ban Na Ton Chan è un piccolo villaggio circondato da alberi di Chan, che danno il nome al luogo.

Per raggiungerlo siamo saliti a bordo di un camion guidato da una delle contadine del posto che ci ha accompagnato prima nel ristorante del borgo per assaporare i piatti tipici locali, preparati davanti ai nostri occhi in una cucina a cielo aperto sotto una capanna di legno e po a visitare la fabbrica del cotone, tinto con colori naturali (erba, corteccia di albero o particolari tipi di frutta) e lavorato nel fango, in maniera da rendere la stoffa più morbida al tatto.

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Il segreto è stato tramandato da generazioni: gli antenati che lavoravano nei campi si resero conto che le parti di indumenti a contatto con il fango risultavano più morbide di quelle pulite. Qui è possibile anche acquistare prodotti fatti a mano presso il negozio del villaggio e sperimentare come vivono i Thailandesi partecipando alle attività della comunità.

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Questo distretto è diventato popolare come destinazione home-stay, il cui progetto ha dato molte opportunità di sviluppo al popolo locale attraverso l’industrializzazione rurale, che ha consentito un aumento del reddito diffuso tra i suoi abitanti.

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I visitatori possono assistere alla dimostrazione del processo della fermentazione del tessuto nel fango e alle antiche tecniche di tessitura.

Un modo meno turistico per vivere la Thailandia ma che mi è piaciuto tantissimo.

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5) Dormire in aeroporto presso il Ban Tong Na Resort

No, non vi sto consigliando un’esperienza tipo film “The Terminal”, ma qualcosa di molto più autentico ed unico. Come vi ho accennato, l’aeroporto di Sukhothai è l’unico aeroporto al mondo ad essere situato in una risaia ed al suo interno è in corso il Progetto di Agricoltura Organica. Qui i turisti possono soggiornare ed imparare a coltivare riso, cavalcare i bufali e degustare i prodotti biologici presso il Ban Tong Na Resort, il progetto di agricoltura biologica all’aeroporto di Sukhothai, vivendo un’esperienza autentica.

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