Oggi è il World Pasta Day e per l’occasione voglio parlarvi di uno dei più conosciuti pastifici di Gragnano, città nota per la produzione della pasta e per i suoi numerosi pastifici: il Pastificio dei Campi.

Pastificio nato nel 2007 grazie all’intraprendenza ed al desiderio di innovazione dei giovani soci dello storico Pastificio Di Martino, fondato a Gragnano nel 1912 con la volontà di produrre una pasta di altissima qualità che sia espressione di una tradizione e di un territorio, ma che sappia anche essere al passo con i tempi. L’azienda, situata in un luogo davvero magico per la produzione della pasta, ne realizza solo 30 quintali al giorno, presentandosi quindi come una linea di pasta in edizione limitata, destinata a un pubblico di gourmet.

Pastificio dei Campi

Dal 2013, inoltre,  il Pastificio dei Campi è sponsor elite dell’associazione dei Jeunes Restaurateurs d’Europe JRE, una  realtà che riunisce i migliori e i più giovani rappresentanti dell’alta gastronomia.

Un network europeo di cuochi e ristoratori professionisti, interpreti lungimiranti della propria epoca che – con grande rigore, inesauribile creatività e rispetto del patrimonio gastronomico locale – danno vita a una cucina moderna e profondamente radicata nel territorio.

Pastificio dei Campi

Da quattro anni, per celebrare la sinergia che unisce il mondo dei JRE con quello dell’azienda, ogni martedi organizzano dei veri e propri pasta days, che coinvolgono uno chef JRE proveniente di volta in volta da una diversa parte dell’Europa, e uno chef campano, Peppe Guida, una stella Michelin dell’Antica Osteria Nonna Rosa di Vico Equense. Durante questi incontri lo chef ospite ha la possibilità di trascorrere un’intera giornata all’interno del pastificio, alla scoperta dei segreti della produzione e della storica tradizione della pasta di Gragnano.

Pastificio dei Campi

Nel pomeriggio, guidato dallo chef Guida, si cimenta in una serie di lezioni tecniche sulla cottura della pasta.

La sera poi ha modo di preparare due ricette a base di pasta che illustrino la sua cucina, utilizzando dunque ingredienti del suo territorio e tecniche a lui ben note.

Peppe Guida invece prepara a sua volta 4 piatti, a base di pasta, tra cui anche il dolce, che guidano i commensali alla scoperta di ricette sempre nuove ed originalissime.

Pastificio dei Campi

 

La cena è  per soli 10 commensali che gravitano nell’orbita dell’interesse enogastronomico o che comunque hanno una passione per il cibo e la tradizione culinaria inter-nazionale ed il format ha preso il nome di  #indovinachivieneacena, proprio perché tutti i commensali non si conoscono tra loro, ma hanno la possibilità di ritrovarsi uniti nella convivialità e nell’ottima cucina della serata.

Ho avuto modo di partecipare ad una di queste cene il 17 ottobre, subito prima di partire per la Toscana e di provare, oltre alla cucina di Peppe Guida, anche quella di Steffen Disch che, per l’occasione, ha preparato una fusillata casareccia con salmone norvegese e carciofi, buona ma slegata, nel senso che il salmone era buonissimo ma lo sarebbe stato di più da solo senza pasta, e delle fettucce Pastificio dei campi con coda cotta a bassa temperatura, paprica, peperoni e olive.

Pastificio dei Campi Pastificio dei Campi

Subito dopo, Peppe Guida ci ha deliziato con dei piatti opere d’arte, non solo per la presentazione, ma anche per la bontà. Del resto, quando si cena da uno chef stellato c’è sempre da aspettarsi magie nel piatto!

Ed è così che ci ha portato a tavola, uno dopo l’altro:

un tubetto alla scarola all’antica preparato secondo l’antica tradizione culinaria ma dal gusto davvero delicato;

un tubetto alla scarola all'antica preparato secondo l'antica tradizione culinaria

spaghettino emulsione di prezzemolo e polvere di acciughe;

spaghettino emulsione di prezzemolo e polvere di acciughe

Linguine spezzate con zuppa di crostacei, pesto di noci e aglio e bergamotto bruciato, il mio preferito tra tutti;

Linguine spezzate con zuppa di crostacei, pesto di noci e aglio e bergamotto bruciato

Spaghetti aglio, olio e aceto, rapa rossa e cime di rapa fresca presentato come una rosa nel piatto: bellissimo da vedere e da mangiare con una certa riverenza;

Spaghetti aglio, olio e aceto, rapa rossa e cime di rapa fresca

Mafaldine a passeggio su Faito, con petali di fiori: bellissime e buonissime;

Mafaldine a passeggio su Faito, con petali di fiori

Pasta al pomodoro, perchè la bontà di uno chef e di una cucina la si misura sempre dalla pasta al pomodoro che, credetemi, non è assolutamente un piatto semplice da preparare!

Pasta al pomodoro

E per finire dolce con tubettoni di pasta di Gragnano e fichi!

tubettoni di pasta di Gragnano e fichi

Durante la serata è stato dato un occhio di riguardo anche per gli amanti del vino, o meglio dello champagne, dato che ogni piatto è stato servito con un calice di Champagne diverso.

Infatti motto della serata è stato  “bolle, butta la pasta”, dove per bolle si intende la bollicina (metodo champenoise ad ogni costo!).

champagne

Una serie di piccoli e medi produttori di Champagne e non solo prestano i loro prodotti per accompagnare i piatti degli chef, alleggerendo con le loro bollicine questo intenso viaggio gastronomico.

Non avevo mai bevuto lo champagne in abbinamento alla pasta, ma devo dirvi che è davvero un ottimo abbinamento! Provare per credere!

champagne

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