Il Cilento è una continua scoperta: non solo mare meraviglioso, ma anche buon cibo e paesini incantevoli, come Piano Vetrale, il piccolo borgo che ho visitato sabato scorso, definito il paese dei murales. Visitarlo, è un pò come essere catapultati nel mondo delle fiabe: murales ad ogni angolo. E poi, potete approfittarne per andare a mangiare in uno degli agriturismi tipici in zona, come ad esempio l’Agriturismo Tre Querce a San Mauro Cilento, dove ho mangiato benissimo a base di prodotti tipici del territorio.

Ma perchè allungarsi fino in Cilento? Beh, Piano Vetrale è un borgo particolarmente caratteristico, che fino agli inizi degli anni sessanta, era costituito da due paesini distinti: Vetrale e Piano, con scuola, parocchia e ufficio postale separati.

 Piano Vetrale Cilento

Il toponimo Piano, secondo gli studiosi, deriva dal termine “Planus”, con evidente riferimento all’altopiano su cui sorge, mentre Vetrale, di origine molto antica, sebbene non vi sia concordia di tesi, deriverebbe dal distaccamento, in questi luoghi, di un gruppo di veterani romani, ossia di vecchi militari romani, provenienti dalla vicina Gioi, sede di un presidio dell’esercito imperiale.

Tante le leggende tramandate fin dalla notte dei tempi, tra le quali ricordiamo quella che narra l’agguato mortale, in questo territorio, di cui fu vittima nel 221 a.C. Sempronio Gracco.

Piano Vetrale Cilento

Piano Vetrale, presenta un assetto urbano che ricalca quello del suo capoluogo, e tipico dei paesi cilentani dell’entroterra.

Solcato da una miriade di vicoli, spesso collegati da lunghi archi, presenta viuzze anguste, pavimentate da selci le cui pietre levigate dalla vita di generazioni di contadini, potrebbero dettare fiumi di storie.

Quasi eretta a simbolo, costruita nel 1760, è la fontana vecchia, dove solo lo scorrere dell’acqua, modifica uno scenario immobile da secoli; nei suoi pressi sorge la Cappella della Madonna delle Grazie.

Piano Vetrale Cilento

A Vetrale, merita di essere visitata la Chiesa di S.Elia Profeta, patrono del fuoco, della pioggia e della siccità, solennemente festeggiato la domenica successiva al 20 luglio.

La chiesa, fondata intorno all’anno mille, dai Monaci Brasiliani, fu intitolata originariamente a San Biagio, e solo con la successiva amministrazione dei Benedettini della Badia di Cava, venne consacrata a S.Elia.

Piano Vetrale Cilento

Nell’antichità questo tempio era luogo di culto per tre casali: Piano, Vetrale ed Aria, quest’ultimo abbandonato in epoca medievale.

A Piano, si erge la Cappella di S.Antonio e la Chiesa di S.Sofia  fondata nel 1453, secondo la tradizione, da Dionisio Mazza, detto il Greco, un profugo proveniente da Costantinopoli.

L’edificio dotato anche di un campanile tra i più alti del Cilento, fu interessato, pochi anni fa, da un lungo lavoro di ristrutturazione.

Piano Vetrale Cilento

Oggi è possibile ammirare in tutta la loro bellezza, le due navate che compongono la struttura (la laterale fu costruita nel 1951) e la facciata in pietra, opera del restauro curato dalle maestranze del luogo.

Restando in tema religioso, la popolazione ricorda con grande enfasi, il 1951, anno in cui dal 21 febbraio fino ai primi di novembre, in località Tempa dell’Arenola, apparve a molti devoti, la Madonna.

Il luogo, divenne molto presto metà di pellegrinaggio, per migliaia di fedeli provenienti da ogni dove. Oggi, sul posto è in costruzione un tempietto.

 Piano Vetrale Cilento

Da quasi un trentennio, Piano Vetrale è noto quale paese dei Murales, enormi e splendidi dipinti che ornano quasi tutte le facciate esterne delle case, alcuni, realizzati anche su antichi portoni.

Opere di artisti italiani e stranieri, raffigurano le scene più variegate, partendo da personaggi fiabeschi continuando con i segni dello zodiaco e le scene di tradizioni popolari, per arrivare attraverso il gioco della vita alle considerazioni, talvolta sconcertanti del nostro tempo.

Una peculiarità suggestiva, da regno della fantasia, che rende Piano Vetrale una sorta di “Museo a cielo aperto”.

Piano Vetrale Cilento

Un paese unico ed affascinante, le cui mura, impreziosite dalla purezza espressiva dei pittori della Scuola Campana, dall’Espressionismo della Scuola Francese e dalle evocative composizioni della Scuola Siciliana, conservano insieme i sogni e le paure di ognuno, consentendo allo stupefatto visitatore di vivere con una passeggiata, quelli che gli studiosi definiscono: “Ricordi totali”.        

Piano Vetrale Cilento

L’iniziativa è il momento culminante del “Pennello D’Oro”, una rassegna d’arte contemporanea in onore del grande pittore del ‘600 napoletano, Paolo De Matteis, che qui ebbe i suoi natali il 9 febbraio 1662.

De Matteis, le cui opere, possono essere ammirate in numerose città italiane e straniere, fu uno dei migliori allievi, insieme al Solimena, di Luca Giordano.

Piano Vetrale Cilento

Nel centro storico, si presenta ancora in buono stato, la casa natia del grande artista, da decenni, ormai, interessata da un progetto di acquisizione e trasformazione in casa museo.

Piano Vetrale Cilento Piano Vetrale Cilento

Visitare Piano Vetrale può essere l’occasione per fermarsi a mangiare in uno dei buonissimi ristoranti o agriturismi del Cilento, come ad esempio il Ristorante “Tre Querce” a San Mauro in Cilento, nel Parco Nazionale del Cilento con una vista mozzafiato su tutto il golfo, dove ci siamo fermati a mangiare noi dopo la visita a Piano Vetrale.

Le Tre Querce Cilento

Abbiamo fatto un pranzo con menù degustazione a cura degli chef  Vito De Vita e Helga Liberto. durante il quale è stata presentata la nuova linea di prodotti “Treccellenze”, azienda nata per la valorizzazione del territorio e tutela della biodiversità da sempre attenta al rispetto della natura, dell’artigianalità e delle più antiche tradizioni produttive, presto in vendita online. Una linea di prodotti genuini tutti made in Cilento: sugo pronto Piennolio (dalla combinazione dei nomi dei pomodorini del piennolo coltivati alle pendici del Vesuvio sul livello del mare e olio extravergine di oliva del Cilento), Ficoperto (il fico bianco del Cilento ricoperto di cioccolato fondente), l’Olio extravergine di oliva Dop realizzato dalla premitura delle olive del Cilento, Geppetto il liquore al finocchietto  selvatico fresco ed i Pastorelli, biscotti fragranti realizzati con farina 00 di grano tenero Carosella, farciti con fichi bianchi del Cilento.

 Le Tre Querce Cilento
 
Durante il pranzo, i bravissimi chef ci hanno fatto allietare con: 
1) antipasto di Montanare con Piennolio, zeppoline e bruschette all’Olio EVO DOP (degustate direttamente a Piano Vetrale, dove prende vita la filiera produttiva del Piennolio);
2) Paccheri Antica maccheroneria e Piennolio;
3) Assaggio di carne alla pizzaiola con Piennolio;
4) Ficoperto e Pastorelli con farina di grani antichi e fichi bianchi del Cilento con abbinamento di finocchietto.
 
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