Venerdì scorso, al Teatro Cilea di Napoli, é andato in scena Lino Barbieri con il suo spettacolo di satira politica “E’ vviva l’Italia”,  unica data napoletana, in due atti tra comicità, ilarità e musica.
Protagonista dello show é stata l’Italia, un Paese in declino, che si sforza di uscire da una crisi economica che attanaglia tutti, percorsa dalla successione di vari governi che l’hanno indebolita e, nella rappresentazione di Lino Barbieri, finisce in ospedale, in sala operatoria, nelle mani del primario del Cardarelli, il dottor Isacco Intestinale. Le condizioni della ricoverata sono davvero gravissime ed il Dott. Intestinale, per poter sciogliere la prognosi, ed indicare diagnosi e terapia,  illustra, attraverso varie battute e personaggi, le cause che hanno condotto al ricovero: la politica, l’economia, il mal costume, la solitudine, la disperazione per un futuro  incerto, la Depressione, la Speculazione Edilizia, la Violenza, la Comunicazione, i Disastri Naturali….  Il tutto raccontato con arguzia ed ironia, che ha coinvolto il pubblico presente per tutto il tempo dell’esibizione.

Nonostante la sua unica presenza in scena, Lino Barbieri ha mantenuto alta l’attenzione per tutta la durata dell’esibizione.
Da Saviano a Schettino, non ha risparmiato proprio nessuno, dalla Tv spazzatura chiamando in causa la De Filippi, Maurizio Costanzo, il terremoto dell’Aquila, il dramma dell’Ilva di Taranto dove un operaio deve decidere se “morire di cancro o di fame”, fino all’attualissima elezione di Mattarella e alla condanna del comandante Schettino che avrebbero dovuto farlo “ministro del lavoro, per i numerosi posti di lavoro che ha creato con l’incidente della Costa Concordia”.
Ha omaggiato, poi, la musica italiana, “imitando” alcuni dei cantanti contemporanei, cambiando i testi delle loro canzoni: da Eugenio Bennato a Celentano, da Cocciante a Eros Ramazzotti, Renato Zero e l’immancabile omaggio-ricordo a Pino Daniele, prima in una versione tutta personale di “Je so pazzo” che diventa “Cos ‘e pazz” e poi ringraziando il cantante scomparso improvvisamente lo scorso 4 gennaio.
Molto emozionante e drammatico il monologo sul femminicidio, in cui si racconta, con versi che ricordano la famosa canzone di Mia Martini “Gli uomini non cambiano”, di un “uomo perbene” costretto ad uccidere la sua donna perché è “solo colpa sua”.
La bravura di Lino Barbieri, che ha saputo tenere alta l’attenzione del pubblico per due ore pur essendo da solo in scena sul palco del Teatro Cilea, é stata nel passare dal comico al drammatico e dalla satira al musical con grande non chalance e professionalità. Insomma, un vero successone, che tra musica, imitazioni e battute, ha affrontato tutti i temi della politica odierna con una satira pungente ed intelligente.