Domenica sono stata invitata al Teatro Bolivar di Napoli a vedere la commedia “La Cosa: dove porta quest’abisso”, commedia comica alla napoletana, ma allo stesso tempo introspettiva, che fa riflettere sugli stereotipi della società contemporanea, a cura della compagnia “Matti da Slegare”. La regia è una prima di Ciro Esposito, classe 1981, diventato noto al grande pubblico nel 1992 interpretando il ruolo dello scugnizzo Raffaele Aiello, nel film Io speriamo che me la cavo di Lina Wertmüller e che poi ha interpretato numerosi ruoli in tv, al cinema ed a teatro, tra cui annoveriamo “La Squadra”, “Il grande Torino”, “Un’altra vita”.

 

Tra gli attori, troviamo Ivan Boragine (interprete nella serie“Gomorra” di Sky di Michele Casillo, uno dei migliori amici del figlio del boss Pietro Savastano, Genny), che questa volta troviamo in una veste diversa: l’uomo perfetto ma che soffre della sindrome di Paperoga; Cristiana Dell’Anna (interprete dal 2012 del duplice ruolo delle gemelle Cirillo nella serie tv “Un posto al sole”, in onda su Rai Tre) nel ruolo della sudamericana opportunista Marisol, Gabriele Rega (attore, cabarettista e speaker radiofonico) nel ruolo dell’amico Lello dalla doppia faccia e l’attore-regista Ciro Esposito (con un curriculum che parla da sé).

Tra battute e risate, vengono messi in scena le relazioni di amicizia, amore e parentela di 4 ragazzi costretti a sbarcare il lunario in una società che ha poco da offrire. Viene così interpretato il tema della disoccupazione, della nullafacenza, del tradimento, dell’inganno e della disperazione, il tutto in chiave comica, grazie alla bravura ed alla pungente interpretazione degli attori.
L’ambientazione e’ la casa di una nonna, deceduta da poco, nella quale si e’ insediato Arturo (interpretato da Ciro Esposito), scommettitore incallito di Lega-Pro. Attorno a lui ruotano, Lello (Gabriele Rega) il suo migliore amico un po’ imbranato ma dalla battuta sempre pronta, la ex moglie sud americana Marisol (Cristiana Dell’Anna), che lo rincorre per gli alimenti e suo cugino Ignazio (Ivan Boragine), ricco ed intelligente che con Arturo e’ sempre stato in competizione. I quattro si trovano rinchiusi in casa, a non sapere come sfuggire dalla pericolosa “Cosa”, un mostro che assale Napoli, ed hanno intanto come unico mezzo di comunicazione con il mondo la sempre presente Televisione, collegata con un cavo al piano di sopra, che interrompe continuamente il collegamento dai programmi TV, per annunciare la catastrofe che si sta consumando in tutta Italia. Arturo ha appena piazzato la giocata della sua vita e spera di vincere la somma che possa saldare i suoi numerosi debiti e sistemarsi una volta per tutte. Ma quello che nessuno di loro sa è che però quella vincita, qualora arrivasse, non servirebbe loro a nulla, perché un “mostro” può presentarsi sotto molteplici spoglie. L’epilogo e’,  pvviamente, una sorpresa, che lascia tutti a bocca aperta.
“LA COSA, dove porta quest’abisso” è una commedia surreale, che racconta il metaforico annientamento dell’intera comunità, indice di una devastazione culturale ormai lampante. Tra battute e monologhi di riflessione, spera di raccontare un po’ la nostra società, senza dimenticare di far sorridere.
«C’è una “COSA” in ognuno di noi – dichiara Ciro Esposito – ce ne accorgiamo quando camminiamo per strada e notiamo che qualcosa non va, tutti i giorni, ma ci giriamo dall’altro lato. La sentiamo venire fuori quando al telegiornale ci informano di una incredibile disgrazia, capitata a pochi metri da noi ed esclamiamo: “buona questa parmigiana!”. Ma se non potessimo più farlo? Se ci fosse veramente una “COSA” che divora l’indifferenza delle persone, quanti uomini si salverebbero in Italia? Quanti riuscirebbero a rimanere lì, immobili, in attesa, convinti che ormai non c’è nulla da fare? O peggio ancora, a condannarsi alla fine, perché trattenuti, o meglio intrattenuti: anestetizzati, sotto i colpi di un potente macchinario che vomita trash e personaggi irresistibilmente vergognosi» Ivan Boragine dice di Ignazio: Un personaggio un po’ isterico a causa del rapporto difficile sia con Arturo, che lo istiga e lo frustra, sia con Marisol, sua compagna ma ex moglie del cugino, che chiaramente elargisce le sue attenzioni amorose a seconda dei propri interessi personali.
Gabriele Rega : Lello, migliore amico di Arturo trattato sempre come “l’ultimo dei fessi”, vuole essere d’aiuto, ma finisce sempre per complicare le situazioni e così nasce la gag. È lui l’unico acuto osservatore di ciò che veramente succede intorno a noi.
Cristiana sul suo personaggio dice “il lato comico di Marisol è la sua dicotomia profonda, tra origini e modi acquisiti in una città, Napoli, che tende ad omologarti”
Insomma, una commedia tutta da ridere, ma anche da far riflettere, grazie alla brillante interpretazione dei suoi attori.