Oggi vorrei parlarvi di una giovane designer: Marina Corazziari che ha presentato la sua collezione di gioielli del mediterraneo durante Alta Roma, abbinandoli agli abiti della sfilata di Gigliola Curiel.

Bijoux-Scultura, come definisce l’artista le sue creazioni, il talento di una giovane creatrice di gioielli, Marina Corazziari: monili, collane, bracciali di madreperla, frammenti di metallo interscambiati con oro e argento, corallo e turchese, perle……è il mare la sua ispirazione, il suo elemento: come sosteneva il grande scrittore/marinaio Joseph Conrad, è un’ esperienza che mette alla prova tutti i sensi: la vista, l’udito, l’olfatto, il tatto, il gusto…….per Marina Corazziari, pensando all’ascendente che ha verso il mare è enfatizzato il  tatto e la vista, nell’assunto conradiano: è il mare l’elemento di Marina, da cui ruba i colori, i sogni che trasporta nei suoi gioielli, che plasma come se fossero pesci e stelle marine, i guizzi armoniosi di sinuose sirene, affascinata e attratta dal tremolio delle pennellate d’oro e rubino sullo sfondo blu.


Intravedi, nelle sue creazioni fatte di coralli e perle, topazi e avorio, giada e ambra, acquamarine e madreperla, la luce che penetra nell’acqua, la ripetizione senza sosta della storia di un rapporto intenso dell’uomo con il mare, sempre in bilico tra attese e incontri; ci sono, nei suoi gioielli, frammenti di sogni, evasioni per paesi lontani, sogni legati al mare,  una vita cadenzata dal movimento delle onde, romanzi d’ amore e  d’avventura, vele imponenti, fragili come le farfalle di Marina.

 

 

Nei suoi gioielli riesce a trasmettere la calma e la violenza del mare, l’abilità tecnica che diventa sartorialità: l’utilizzo di perle, pietre, materiali abbinati e prestati alla moda, l’abbinamento di un gioiello al tessuto per farlo diventare accessorio: il suo è un gioco, diventare una fata gentile e offrire ad ogni donna un sogno unico.
Il modello italiano e il nostro sistema hanno qualcosa di inimitabile: il connubio tra creatività e tecnologia che gli altri mercati non posseggono fanno sì che l’italian style sia diventato nel mondo sinonimo di fashion and luxury.
Il Made in Italy è il frutto di un lungo mixer tra cultura, arte, artigianato, abilità manifatturiera, territorio e principalmente la memoria storica dei nostri inimitabili maestri artigiani e questo insieme ha contribuito a costruire, nel corso degli anni, la più importante filiera del mondo occidentale: questo successo è dovuto soprattutto alla capacità di poter creare i propri tessuti e le stamperie, di poter avere dunque gli accessori in linea con lo stile della collezione, e questo proprio grazie al fatto che dal filato alla tessitura, dalla tintura al finissaggio, alla confezione, le metallerie e le pietre, la pelle e  tutto il materiale del mondo degli accessori, fanno un tutto che è il prodotto Made in Italy.