L’RQI è frutto delle ricerche di Marco Fincati, autore del libro “RQI – Il Segreto dell’Auto-Star-Bene”, e può vantare oltre 100.000 fan in Italia e migliaia di testimonianze e di “auto-guarigioni” (cioè persone riuscite a risolvere problemi specifici grazie all’RQI). Si tratta di un insieme di tecniche e procedure semplici da imparare, non invasive e senza possibili effetti collaterali, per individuare le cause di stress in ogni aspetto della propria vita (salute, relazioni, lavoro) e le migliori soluzioni per risolverli.

RQI è l’acronimo di Riequilibrio Quantico Integrato e parte dal presupposto che tutto è energia e che tutto può essere “modificato” a partire dalle sue frequenze energetiche. L’energia è sempre presente, ma a volte non riusciamo a farla fluire come dovrebbe, perché è congestionata in un punto; altre volte invece ne liberiamo troppa, e allora ci indeboliamo e andiamo in deficit. Il Metodo RQI® si prefigge quindi di “riequilibrare” i corretti flussi di energia dal punto di vista “quantico” in riferimento alla fisica quantistica, le cui leggi e teorie sono applicate e condivise dal Metodo RQI®.
Il Metodo RQI® non vuole dare una soluzione univoca per tutti, perché ognuno di noi è un soggetto unico e, di conseguenza, le sue risposte non saranno identiche a quelle di un altro soggetto sottoposto al medesimo approccio. Le psicologie quantistiche ci insegnano che noi non siamo un mero aggregato di cellule che risponde solo a stimoli chimici: la nostra componente spirituale ed energetica ci offre un campo di azioni e delle variabili di risposta comportamentali molto più ampi.
Per questo è riduttivo proporre sempre la stessa soluzione a un problema comune: se dieci persone soffrono di emicrania, cinque potrebbero risentire di una carenza nutrizionale, quattro potrebbero avere una tensione emotiva e un altro potrebbe soffrire dell’interferenza elettromagnetica causata da un ripetitore vicino casa…
Un altro aspetto importante da sottolineare è che il Metodo RQI® non va “contro” la malattia, ma contro le cause di stress che hanno generato la malattia. Lo scopo non è “debellare i sintomi” (come fanno la maggior parte dei medicinali), ma “annullare le cause”.
Attraverso le soluzioni del Metodo RQI®, il nostro corpo ritroverà il suo equilibrio energetico e a quel punto si troverà nelle giuste condizioni per auto-star-bene: qualora sia ammalato, si autoguarirà; e una volta guarito, si manterrà in equilibrio e funzionerà come la Natura ha stabilito che debba funzionare seguendo i principi sia della fisica quantistica che della medicina cinese.
Secondo l’antica tradizione orientale, infatti, ogni disturbo fisico è espressione di un’interferenza emotiva. Questo è palese nel momento in cui adottiamo un approccio olistico e guardiamo all’uomo come a un tutt’uno, dove materia e spirito non sono più separabili. oltre il 60% del nostro stress dipende da cau-se emotive, cioè legate ai nostri pensieri
Lo stress che riceviamo dall’ambiente è dunque ciò che determina il nostro grado di salute o malattia.
Marco Fincati, in seguito a test condotti su oltre 1000 soggetti, ha suddiviso lo stress in tre grandi macro-aree attribuendo a ciascuna di esse una percentuale di rilevanza:
1) stress fisico, 15-20%
2) stress energetico, 15-20%
3) stress emotivo, 60-70%
ne consegue che, quindi, lo stress emotivo è l’ostacolo principale al nostro vivere bene e in modo equilibrato. La nostra vita è determinata dalle nostre emozioni. In base alle parole che usiamo con gli altri o che gli altri usano con noi, si “cocreano” e di conseguenza si manifestano determinate “reazioni” che spesso dipendo-no dalle nostre esperienze emozionali. Se alcune di queste esperienze le percepiamo come impositive e stressanti, viene meno la nostra serenità e, a lungo andare, potremmo anche percepire l’insorgere un piccolo disagio fisico: mal di testa, senso di stanchezza, noia, etc.
Il dottor Gay Hendricks, in Conscious breathing, spiega le conseguenze di un eccessivo stress emotivo: «Quando un’emozione è molto dolorosa, la nostra prima reazione è smettere di respirare. Si tratta di un riflesso di protezione. Imme diatamente dopo siamo invasi da un flusso di adrenalina e il sistema simpatico fa battere più velocemente il cuore. Le cellule ricevono meno ossigeno e al loro interno si crea un
ambiente tossico.» La sensazione di mancanza di respiro è il primo sintomo della crisi di panico: uno stress emotivo concentrato in pochissimo tempo.
Al contrario, una mente capace di gestire lo stress emotivo è fondamentale per il mantenimento di una buona salute.  I romani dicevano: “Mens sana in corpore sano”. E avevano ragione. Un esercizio come la meditazione è capace di ridurre lo stress e migliorare il benessere, sia fisiologico che psicologico.
Nel libro “RQI – Il Segreto dell’Auto-Star-Bene”, Marco Fincari identifica la mente conscia con il nostro cervello e la mente inconscia con il nostro cuore.
Quanto il cervello e il cuore sono in conflitto, vince il cuore.
E allora è fondamentale “ritornare” all’inconscio e chiedere a lui qual’è il problema per il quale esso attiva la modalità “lotta o fuggi”.
Nel vangelo apocrifo di Tommaso, si trova scritto: «Quando due sposi (conscio-inconscio) faranno la pace in casa (corpo), troveranno il Regno dei Cieli (pace).» È ciò che avviene quando i nostri due emisferi comunicano tra loro. Comunicando, si trasmettono informazioni, evitano fraintendimenti e annullano il conflitto. Essere in pace significa essere in coerenza con la propria natura. Solo quando sapremo realmente chi siamo, sapremo anche cosa fare. Ce lo dirà la nostra mente inconscia.
E quando saremo in coerenza con la nostra natura, saremo in amore e il nostro corpo si aprirà alla modalità di crescita.
Quando noi siamo in parasimpatico, le due menti si sono “sposate”, e la “pace” è dentro di noi! A quel punto, viviamo il presente (perché siamo in Presenza!) e la nostra macchina biologica può sfruttare appieno le sue capacità di auto- guarigione.
Secondo il biologo e virologo francese Luc Mon tagnier, se riuscissimo ad annullare completamente lo stress inutile intorno a noi, trascorrendo la maggior parte del nostro tempo in parasimpatico, potremmo vivere almeno fino a 120 anni.
Solo quando siamo in parasimpatico, possiamo prima capire le cause che ci hanno condotto all’errore informazionale e poi trovare le soluzioni per riportare armonia tra conscio e inconscio, ripristinando il corretto funzionamento della nostra macchina biologica e riappropriandoci della nostra vera dimensione di pace interiore.
È questo quello che si prefigge il Metodo RQI®: metterci in coerenza per trovare le cause che ci mandano in modalità “lotta o fuggi” e annullarle attraverso soluzioni che ci riportano in modalità di crescita. Lo stress che ci manda in modalità “lotta o fuggi” può appartenere a un diverso livello: materia, energia, spirito. Per ciascuno di essi, il Metodo RQI® ci guida attraverso tre percorsi di soluzioni.
Ecco quindi che il Me- todo RQI®, partendo da un approccio olistico che non può più separare la mente dal corpo, mette in comunicazione tra loro le nostre menti (conscio, inconscio e superconscio) e ci aiuta a:
a) eliminare lo stress per auto-star-bene o auto-guarirci;
b) migliorare le relazioni con gli altri partendo dal capire chi noi siamo;
c) fare le scelte giuste nella vita di tutti i giorni, nell’ambito lavorativo e privato.