Si è appena conclusa la 44esima edizione del Giffoni Film Festival, al quale ho preso parte anche io, seppur per una sola giornata, quella di mercoledi 23 luglio.
Il Giffoni Experience 2014 chiude con un bilancio straordinario di un’edizione “indelebile”, come la definisce il direttore Claudio Gubitosi.
 
 
Un’avventura iniziata undici giorni fa con la maratona della Marvel, i cinema strapieni di giorno e di notte, i ragazzi accampati in attesa di Lea Michele e Dylan O’Brien, l’entusiasmo per i negramaro e per i divi Richard Gere e Alan Rickman: “I giurati si sono divertiti, hanno affrontato temi difficili, scottanti, forti perché Giffoni dice la verità. Se la società è brutta, la colpa non è dei film ma della società – spiega Gubitosi – Nella loro valigia  i ragazzi porteranno tanti dubbi che poi sapranno come risolvere, perché i dubbi sono importanti. E porteranno anche la cordialità e la bellezza della nostra regione“.
 
Gubitosi ricorda l’incontro a Caivano con i 3 mila ragazzi della terra dei fuochi, cita numeri record, i 5 mila ragazzi che hanno partecipato ai Meet&Greet, i progetti che Giffoni ha ovunque, dal Brasile al Qatar che sono “i nostri investitori, quelli che mettono in moto energie per portare il brand Giffoni in giro per il mondo”. Un’edizione affollatissima, anche per l’intenso programma musicale che ha visto allo Stadio Comunale Troisi concerti di Negramaro, Giorgia, Rocco Hunt, Coez, Gemitaiz, Emis Killa, gli Zero Assoluto.

Poi l’arrivo di Richard Gere il 22 luglio alla Cittadella del Cinema che ha emozionato sia i giovani giurati del Festival sia il pubblico assiepato per ore vicino il Blue Carpet per vedere, senza la mediazione del grande schermo, una vera icona del cinema internazionale. E l’urlo che ha accompagnato il suo affollatissimo photocall, quando si è seduto tra i fotografi per uno scatto, ha dato la misura dell’affetto che Giffoni gli ha riservato, fin dall’arrivo.

«Sono davvero felicissimo di essere qui al Giffoni Film Festival dove si realizza una cosa straordinaria. Le relazioni che si stringono qui avranno poi delle conseguenze per tutto il pianeta. Grazie per avermi invitato» – ha annunciato Richard Gere al suo arrivo.

Il suo carisma invade la sala e a chi gli chiede se sia mai sceso a compromessi col mondo di Hollywood risponde di no: «Noi dobbiamo solo venire a patti con i nostri demoni. Non so perché, ma tutti pensano che Hollywood sia un mostro: Hollywood è solo un posto dove si fanno film».

L’attore si racconta ai tantissimi giurati che vogliono sapere quanto il Gere attore sia vicino all’uomo: «Se trovate una somiglianza tra me e quel che racconto nei film è perché io cerco di fare sempre cose nelle quali mi ritrovo. Fare film per me è un lavoro e cerco di non tenere mai troppo diviso il lavoro dalla mia vita e dai miei valori».

Gere, dopo essersi complimentato con l’interprete Caterina, ha detto di aver pianto tre volte al video di Welcome dei ragazzi e ha persino commentato con piacere i fiori sul tavolino accanto a sé. Un gentiluomo d’altri tempi, insomma, oltre che un grande testimone del suo tempo.

 

La star hollywoodiana, nel ricevere il Premio Truffaut, ha detto: «Grazie a tutti, ragazzi. Io non sapevo bene cosa aspettarmi, ma mi sono reso conto che questo festival è veramente, veramente importante. Non per me, che non sono nessuno, ma per voi, ragazzi. Tutto questo è davvero speciale. E parteciparvi vi dà una grande responsabilità. Voi siete stati portati qui da tanti diversi posti del mondo e siete in un luogo in cui ci si aspetta che facciate venir fuori la parte migliore di voi».

Tra gli altri ospiti che si sono alternati per il Giffoni, i protagonisti di Gomorra, Luca Argentero, Piff, Ornella Muti e tanti altri.

 

Mercoledi, quando sono andata io al Giffoni, c’erano Gué Pequeno, il protagonista di Step Up All che si è fatto intervistare da noi giornalisti ed il cui video potete vedere sul mio canale youtube e Lorella Boccia, direttamente da Amici.

Diretto dalla regista e coreografa Trish Sie e in uscita sul grande schermo il prossimo 20 agosto, il film è stato presentato da tre interpreti d’eccezione: Ryan Guzman presto protagonista al fianco di Jennifer Lopez nel film di Rob Cohen The Boy Next DoorCosimo Fini alias Guè Pequeno del gruppo rap italiano Club Dogo e Lorella Boccia, la prima italiana scelta per ballare in un film della saga di Step Up. Sul film non svelano molto, forse per lasciare agli spettatori il gusto di giudicare senza nessuna influenza il lungometraggio.

 

 

 

Molto interessanti le iniziative che ci sono state al Giffoni Lounge.
C’era un’ala intera dedicata alla moda, la Chic Zone, nella quale era possibile visionare gli stand di alcuni brand sponsor del Giffoni e fotografarsi con uno dei loro gadgets.
L’intera area Chic Zone é stata allestita dall’officina oggetti smarriti di Afragola, curata dall’architetto Pietro De Martino che, non solo ha creato i vari pannelli cinematografici, ma anche i bellissimi complementi di arredo con i quali mi sono divertita a fotografarmi: specchiera, sedia e mobiletto.
Tra i brand presenti: gli accessori moda della designer Daniela Fantini ed il brand Raffaella-P. Ed ancora Studio Line Bijoux, Anima&Mani Creations, Braccialetti LOCA e Serenè Handmade.

Il Centimetro e MilleLire, due brand che hanno fatto dell’unicità la loro carta vincente proponendo bracciali e accessori realizzati a mano in pelle e cuoio di alta qualità con uno style particolare che li contraddistingue, il vecchio conio ed il centimetro!
Con No Stress Please, occhiali Made in Italy realizzati artigianalmente e personalizzabili con il proprio nome. Tino Generation, il simpatico ciondolo colorato, ma anche Richiamo degli Angeli, con la sua collezione portafortuna Chiamamore e la collezione 10 Buoni Propositi by AnnaBIBLO’ i bracciali con ciondoli incisi che ricordano le buone intenzioni!
Immancabile un spazio riservato all’area beauty con i prodotti di cosmesi di Biancamore, creme mani e corpo naturali realizzate con puro latte di bufala campana, i prodotti di BeautyLine e Balato Hair&Beauty.

 

 

 

 

Molto interessanti le iniziative del Giffoni Lounge Experience, tra cui il workshop pomeridiano del Giffoni Innovation Hub, il nuovo dipartimento per progetti innovativi, start up, imprese culturali e sperimentazioni digitali guidato da Luca Tesauro, sulla Bit Generation, tenuto da Alex Giordano, fondatore di Ninja Marketing, e Lello Savonardo, autore dell’omonimo libro “Bit Generation”.

“Oggi – dice Savonardo – si fa ormai quasi tutto con i nuovi linguaggi digitali. La partecipazione è la parola chiave di questa nuova ed avvincente fase”. Il libro parte dai risultati di un’indagine dell’Osservatorio Giovani dell’Università di Napoli. “La creatività giovanile nutre la produzione culturale ma anche l’economia – spiega ancora Savonardo – “Napoli e la Campania sono la città e la regione più giovani d’Italia. Il connubio giovani e creatività è sicuramente una risorsa significativa su cui fare leva per progettare e realizzare efficaci strategie di sviluppo economico oltre che culturale ed artistico”. Il professore Savonardo non ha dubbi. E spiega anche i vantaggi della crossmedialità che rappresenta ormai il presente “imminente”, quella giusta contaminazione tra i media che è un altro importante vettore culturale e di sviluppo.

 

Un esempio concreto di crossmedialità è Studio 35 Live, una “creatura” di due “mostri” dell’economia digitale. Lanciato prima da Nicodemo, cantautore elettronico, oggi è stato “raffinato” da Alex Giordano. Studio 35 Live è dedicato alla musica e prodotto a Cinecittà, con Youtube partner ufficiale. Un format che è, in pratica, uno storytelling degli artisti musicali che ha ospitato, tra gli altri, anche i 99 Posse.

 

Anna Pernice e Alex Giordano

 

Lello Savonardo, Alex Giordano, Anna Pernice
Sempre nel Giffoni Lounge,  c’è stata la premiazione del Coooking Show Bar Chef La Padula.
E per finire, il concerto teatralizzato del cinquetto del Teatro San Carlo.
Insomma, un’esperienza molto bella e ricca di iniziative per un’edizione variegata in pieno stile dello slogan “be fifferent!”.