Pamukkale
L’escursione più bella che abbiamo fatto da Bodrum, è stata la visita a Pamukkale, che in turco significa “castello di cotone“, per le vasche bianche di acqua calcarea e termale da cui è caratterizzata, simili  campi di cotone cristallizzato.
Visitando Pamukkale, è possibile vedere anche i resti dell’antica città di Hierapolis, che venne costruita sulla sommità del bianco castello che copre un’area di 2700 metri di lunghezza e 160 d’altezza. Può essere visto da grande distanza, perfino quando ci si trova sul lato opposto della vallata, a circa 20 km dalla città di Denizli. Entrambe sono oggi annoverate tra i siti Patrimonio Culturale dell’Unesco e tra le mete turistiche più importanti al mondo.

Pamukkale

L’abbiamo raggiunta con un tour guidato prenotato in un’agenzia locale nel paesino di Bodrum e visitata in una sola giornata. L’escursione ci è costata € 25,00 a testa e comprendeva: autobus andata e ritorno da Bodrum, ingresso e visita ai reperti archeologici dell’antica Hierapolis, visita e possibilità di fare il bagno nelle vasche di Pamukkale, pranzo tipico turco a buffet in un ristorante della zona, visita in un negozio di tappeti ed oggettistica locale.
Potete prenotare l’escursione di un giorno a Pamukkale  su Civitatis a questo link oppure su getyourguide qui.
In alternativa potete prenotare l’escursione di due giorni che comprende, oltre alla visita a Pamukkale, anche quella ad Efeso con pernottamento, colazione, pranzo e cena. Per info e costi visitate il sito di getyourguide.
L’idea di visitare anche Efeso ci allettava parecchio dato che lì si trova uno dei siti archeologici meglio preservati in Turchia, ma alla fine noi abbiamo optato per l’escursione di un giorno con la sola visita a Pamukkale.

Come arrivarci

Pamukkale non è vicinissima a Bodrum e siamo partiti in autobus di buon’ora per essere sul sito per ora di pranzo.

Il nostro viaggio in autobus, su strade sterrate e spesso affacciate su dirupi senza parapetti, è durato circa 5 ore all’andata e 5 al ritorno per un totale di 10 ore di autobus in un solo giorno.

Le strade non sono bellissime, quasi tutte sterrate e, il più delle volte, affacciandomi al finestrino ho notato che l’autobus camminava su strade sterrate molto strette che affacciavano su dirupi senza parapetto. Ho capito quindi perché molti ci avevano sconsigliato di noleggiare un’auto per muoverci autonomamente on the road per la Turchia.

Pamukkale

Il viaggio è stato molto stancante, ma ne è valsa decisamente la pena. Se soffrite di attacchi di panico, vi consiglio di non guardare la strada sterrata durante il tragitto, perché altrimenti potreste spaventarvi.

Dopo l’escursione sono stata per una settimana con il mal di schiena per i numerosi sobbalzi su buche dell’autobus, ma vi assicuro che ne è valsa la pena e lo rifarei altre 100 mila volte.

Pamukkale

Le sorgenti termali di Pamukkale

Pamukkale è un luogo fantastico, unico nel suo genere! Esistono pochi luoghi simili al mondo: le Mammoth Hot Springs negli USA, le terme di Saturnia in Italia, e Huanglong nella provincia cinese di Sichuan e proprio per questo abbiamo fatto 10 ore di viaggio in pullman, 5 all’andata e 5 al ritorno per andare a visitarla!
Pamukkale
E’ un luogo bellissimo ed incantevole che chi va in Turchia non può non visitare! Il paesaggio delle scogliere marmoree, che Pamukkale offre da lontano, è simile a nuvole di cotone che stanno a migliaia di metri di altezza oppure a scintillanti campi stratificati ricoperti da cristalli di candida neve.
Tutto ciò è possibile grazie al candido bianco del calcare simile al marmo, accompagnato da acque termali, su cui si cammina a piedi nudi. Il “marmo” con svariate scanalature è una roccia costituita dalla sedimentazione causata da una reazione chimica dovuta da diversi eventi geologici.
Pamukkale
L’acqua termale sgorga dalla fonte ad una temperatura di 35,6° e contiene un’alta percentuale di calcio-idro-carbonato che, a contatto con l’ossigeno dell’aria, evapora formando carbon diossido e carbon monossido, sedimenta il carbonato di calcio e dà origine a questa meravigliosa formazione che si riversa nelle terrazze digradanti che hanno un dislivello di 60-70 metri.
Inoltre, ha numerose proprietà curative, testimoniate già da epoca romana, quando i malati venivano qui per curare i loro disturbi. Nella necropoli romana, infatti, è possibile vedere tombe di malati giunti da lontano che si fermarono qui fino alla fine della loro vita. L’acqua di Pamukkale è consigliata principalmente per la cura di disturbi di circolazione, rachitismo, pressione, reumatismi, paresi, disturbi del sistema nervoso, visivo e dermatologico.
Pamukkale
Pamukkale

L’antica Hierapolis

Da non perdere, poi, la visita ai resti dell’antica Hierapolis, che venne fondata agli inizi del II secolo a.C. da Eumene II, re di Pergamo, che passò alla storia come il costruttore del famoso altare di Giove, mentre la città prese il nome da Hiera, regina delle Amazzoni, consorte di Telephos, mitico fondatore di Pergamo.

Hierapolis, fino al tragico terremoto subito nell’anno 60, durante il regno di Nerone, mantenne la sua struttura originaria legata ai canoni dell’urbanizzazione Ellenistica. Successivamente, fu ricostruita con le sembianze di una tipica città romana.

Hierapolis

Nel IV secolo divenne un importante centro del Cristianesimo in quanto San Filippo, uno dei dodici apostoli, nell” 80 giunse qui e vi morì e fu eretta la prima chiesa.

Hierapolis, infatti, viene anche definita città sacra, per la moltitudine di templi ed edifici religiosi di cui è ricca.

Hierapolis

Noi l’abbiamo visitata in poco tempo perché volevamo goderci appieno tutta l’esperienza nelle vasche termali, che è davvero unica e suggestiva e sarà difficile da dimenticare.

Purtroppo essendo un tour organizzato di una giornata, non siamo potuti restare molto tempo tra le vasche di acqua calcarea di Pamukkale, ma avevamo a disposizione solo due ore, prima di spostarci in un ristorantino locale per pranzo e poi ripartire per Bodrum, dove ci attendevano altre 5 ore di autobus.

L’esperienza è stata però davvero magica!

HierapolisHierapolis Pamukkale

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