Procida
Procida, la più piccola delle isole della Campania, continua a mantenere il suo fascino di piccola isola di pescatori ancora lontana dal turismo di massa. Perfetta per chi cerca pace e relax in modo autentico lontano da assembramenti e con i valori di un tempo.
Protagonista più volte dei romanzi di Elsa Morante, ecco 10 cose che bisogna assolutamente fare a Procida.

Passeggiata sulla Marina della Corricella

Immancabile una passeggiata alla Marina della Corricella, tra le casette colorate icone dell’isola e le reti di pescatori ancora bagnate dal mare. Passeggiare lungo la Marina della Corricella vuol dire entrare nel pieno dell’isola e della sua vita. Qui ci sono molti hotel che affacciano sul piccolo porticciolo di pescatori, come il San Michele, dove ho pernottato, e tanti ristorantini dove é possibile degustare le specialità locali o il pescato del giorno.
Secondo alcuni, i pescatori coloravano le loro casette con colori strani per riconoscerle da lontano e per parcheggiare la loro barca nella direzione giusta, secondo altri, per poter controllare dal mare se le mogli li tradivano mentre erano fuori.

Terra Murata 

Immancabile una passeggiata a Terra Murara, il quartiere che si erge sopra la Corricella dove c’era un tempo il carcere e che ha una veduta panoramica pazzesca su tutta la Marina della Corricella permettendovi di scattare le famose foto da cartolina simbolo di Procida.
Se volete vedere il sole che tramonta dal Vesuvio, vi consiglio di salire a Terra Murata all’alba 😉

Visita a Palazzo D’Avalos 

Una visita merita anche Palazzo D’Avalos, l’ex carcere borbonico dell’isola di Procida. Questo palazzo fu costruito nel ‘500 insieme alle mura dalla famiglia D’Avalos, governatori dell’isola fino al ‘700. Nel 1830 l’edificio fu trasformato in carcere e fu chiuso definitivamente solo nel 1988. Oggi è possibile visitarlo solo su appuntamento ed è possibile vedere ke stanze e le camerate nelle quali dormivano i carcerati ammassati anche in 30 per camerata. Io ho avuto l’opportunità di visitarlo di sera dopo un bellissimo concerto di musica classica organizzato da Luciano Ruotolo nel giardino del palazzo, e la visita notturna è stata davvero molto suggestiva. Dalle finestre con le sbarre si vede il mare, l’alba, il tramonto, ma non c’era la libertà!
Palazzo D'AvalosPalazzo D'AvalosPalazzo D'Avalos

Procida dal mare

Assolutamente da fare, poi, almeno una giornata in barca per vedere l’isola dal mare. La Marina della Corricella, con le due casette colorate, vista dal mare è ancora più bella. Vi consiglio poi di fermarvi nei pressi dell’isolotto di Vivara per fare il bagno. Potete farlo contattando Marine Dream Boat per una giornata in barca.
Marine Dream Boat

Visitare l’isolotto di Vivara 

L’isolotto di Vivara è un piccolo isolotto collegato a Procida da un lungo ponte, oasi naturalistica protetta dal 1974 e riserva naturale dello Stato dal 2002. Piccola, selvaggia e incontaminata Vivara, oltre a essere popolata da piante rare, conigli selvatici e numerosi uccelli acquatici, è sede di importanti ritrovamenti archeologici di origine micenea.

Purtroppo oggi è privata e non è più visitabile, ma è possibile arrivare fino al ponte per vederlo da vicino.

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I giardini di Elsa Morante 

Se siete amanti della letteratura, non perdetevi i giardini di Villa Eldorado, in  via Vittorio Emanuele 225 (dove si trova il ristorante Mimante), dove la scrittrice  Elsa Morante nel 1955, all’ombra dell’agrumeto, ebbe l’ispirazione per il romanzo che due anni dopo le valse il Premio Strega: L’isola di Arturo.
Villa Eldorado all’epoca era un albergo, L’albergo Eldorado, costruito alla fine dell’Ottocento che divenne popolare  negli anni Cinquanta quando vi alloggiarono Vasco PratoliniAlberto Moravia e appunto Elsa Morante.
Purtroppo oggi il giardino è chiuso e non è accessibile, ma potete sbirciarlo dal cancello.
Giardini Elsa MoranteGiardini Elsa Morante

Spiaggia del Pozzo Vecchio

Non solo letteratura ma anche cinema. Procida è infatti l’isola su cui è stato girato il film “il Postino” con Massimo Troisi e Mariagrazia Cucinotta. A nord dell’isola, c’è la spiaggia di Pozzo Vecchio, la più piccola dell’isola, ma rinominata la spiaggia de “Il Postino” perché è qui che sono state girate alcune scene dell’omonimo film di Pablo Neruda con Massimo Troisi e Maria Grazia Cucinotta.

La spiaggia è tra le più piccole dell’isola ed un po’ raccolta, ma ha comunque una zona attrezzata con un lido con lettini, bar e ombrelloni ed una zona spiaggia libera.

La sabbia, come quasi tutte quelle del Golfo di Napoli, è di origine vulcanica e quindi nera.

Il mare è pulito a giorni alterni in base alle correnti.

 

Tramonto al Maresea alla Chiaiolella

Immancabile poi il tramonto sul mare. Come sapete, io sono una romanticona ed in ogni viaggio cerco sempre il posto migliore in cui vedere il tramonto sul mare e, facendo una ricerca e chiedendo un po’ in giro ai locali, mi hanno consigliato di ammirare il tramonto dal Maresia Solarium alla Chiaiolella, dove ho potuto godermi un bellissimo tramonto sul mare  circondato dai faraglioni di Procida e dall’isola di Vivara, comodamente sdraiata su un lettino bevendo uno spritz.

Passeggiata a Casale Vascello

Tra le zone meno turistiche, ma secondo me più pittoresche dell’isola, c’è il quartiere Casale Vascello, che sorge in una stradina secondaria tra la Corricella e Terra Murata.
Questo borgo, ubicato ai piedi di Terra Murata, è stato il primo nucleo abitativo diz Procida formatosi nel momento in cui il diradarsi delle invasioni saracene favorì il dislocamento della popolazione verso nuove zone dell’isola.

Si tratta di un complesso seicentesco molto ben conservato dotato di due ingressi – uno in via Principe Margherita e l’altro in Via Salita Castello – caratteristica da cui presumibilmente deriverebbe il suo nome originario “vascello sfondato”. Altra ipotesi sull’origine del toponimo è che venga dall’espressione dialettale “vescieddo” o “re vescio” che significa “di giù”, proprio ad indicare decentramento abitativo verso il basso.

Il complesso si sviluppa attorno ad un grande cortile centrale, spesso in estate utilizzato come piccolo teatro di eventi culturali, su cui affacciano numerose abitazioni e verso cui confluisce un sistema di stretti vicoli.

Il Casale Vascello conserva oggi tutto il fascino dell’epoca per l’architettura delle sue colorate case, addossate l’una all’altra, proprio per impedire il passaggio dei nemici e contraddistinte dalla presenza del vefio, piccolo balcone coperto da una volta ad arco che ricorda il mondo arabo, tipico di Procida.

Entrare in questo borgo, è un po’ come entrare in un mondo a parte!

Provare la lingua di Procida 

Assolutamente da provare la famosa “lingua” di Procida. Un dolce tipico dell’isola caratterizzato da una fragrante pasta sfoglia farcita con crema a limone procidano.
La lingua di Procida è sicuramente ottima per la prima colazione, ma si usa mangiarla anche durante le feste e viene servita quasi sempre calda, perché ancora più buona e fragrante.
Potete provarla al Bar Roma nei pressi del porto dice attraccano i traghetti e gli aliscafi.
Lingua di Procida

Dove dormire

Nel mio ultimo viaggio a Procida ho dormito nel bellissimo Hotel San Michele, un 4 stelle lusso che affaccia direttamente sulla Marina della Corricella e con stanze con bellissime terrazze panoramiche sul mare, arredate in stile etnico e Shabby.
Hotel San Michele Procida
Non c’è niente di più bello dello svegliarsi vista mare e fare colazione sulla Marina della Corricella!
Per i miei followers, ho riservato anche uno sconto del 10% inserendo “SMAP2010” in fase di prenotazione per tutto il 2020 (non valido con bonus vacanza)!
Leggi anche: “Dove dormire a Procida
Hotel San Michele Procida

Dove mangiare

Sicuramente il luogo più caratteristico per mangiare a Procida è sul lungomare della Corricella, dove ci sono molti ristoranti di pesce che preparano il pescato del giorno è vi permettono di mangiare quasi sul mare tra reti e barche di pescatori. Io ho provato il ristorante il Pescatore ed il ristorante Il Fuego dove fanno anche un’ottima pizza napoletana.
Se però volete mangiare comunque bene e spendere meno, vi consiglio di dirigerci sulla Marina della Chiaiolella dall’altro lato dell’isola (con taxi, bici, o autobus di linea che passa ogni 20 minuti) e mangiare ai ristoranti da Crescenzo o da Mariano.
Assolutamente consigliato, poi, l’aperitivo da Malazzè sulla Corricella e, sempre sulla Corricella, il gelato più buono dell’isola.

Come arrivarci

Procida la si raggiunge con traghetto o aliscafo dal porto di Napoli o di Pozzuoli. Per info su costi e orari consultare TraghettiLines che compara i prezzi di tutti i traghetti.

Una volta arrivati sull’isola, potete noleggiare una bici elettrica e girare facilmente tutta l’isola. Ci sono numerosi negozi di noleggio nei pressi del porto proprio dove arrivano traghetti e aliscafi. Oppure muovervi con gli autobus di linea che passano ogni 20 minuti ed il cui costo del biglietto è di € 1,50.

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