Durante il mio breve viaggio in Sicilia, sono stata anche una giornata a Catania, dove ho visitato la città con due Catanesi doc.
Catania fu fondata nel 729 a.C. dai Calcidesi, vanta una storia millenaria caratterizzata da svariate dominazioni i cui resti ne arricchiscono oggi il patrimonio artistico, architettonico e culturale. Sotto la dinastia aragonese fu capitale del Regno di Sicilia.
Nel corso della sua storia è stata più volte interessata da eruzioni vulcaniche (la più imponente, in epoca storica, è quella del 1669) e da terremoti (i più catastrofici ricordati sono stati quelli del 1169 e del 1693).
Il barocco del suo centro storico è stato dichiarato dall’UNESCO Patrimonio dell’umanità, assieme a sette comuni del Val di Noto (Caltagirone, Militello in Val di Catania, Modica, Noto, Palazzolo Acreide, Ragusa e Scicli), nel 2002.
Cosa vedere in così poco tempo per poter apprezzare a pieno una città, non certo piccola come Catania?
Ecco 10 cose che non bisogna assolutamente perdersi!

1. Piazza del Duomo

Piazza del Duomo è il cuore storico e artistico di Catania, qui si fonde tutto lo spirito barocco antico della città con i bellissimi palazzi del municipio e il palazzo dei Chierici che accerchiano il famosissimo obelisco con l’elefantino (simbolo della città). Nella stessa piazza si staglia imponente anche la chiesa di S. Agata, patrona della città e adorata con grande culto dai catanesi. Sempre nei pressi della piazza si trova la “fontana di Trevi sicula”, in realtà si chiama Fontana dell’ Amenano che come quella romana è tradizione dei turisti gettare monetine al suo interno.
2. Teatro Greco Romano e rovine della Catania Antica
Nel 1978 gli scavi archeologici all’interno dell’ex monastero dei Benedettini, anticamente nota come la collina di Montevergine, hanno confermato un’imponente e stratificata urbanizzazione dell’area fin dall’epoca eneolitica: sono state rinvenute strutture di edifici del VI e del IV secolo a.C., appartenenti alla fase più antica della colonia calcidese. Passeggiando per le vie di Catania, è possibile, quindi,  imbattersi in antichità di ogni genere, ma vedendosi spuntare davanti un teatro del I sec. d.c non è davvero cosa comune. Costruito interamente in marmo e pietra lavica, è una delle attrazioni più affascinanti e antiche della città. E’ visitabile accedendo da Casa Pandolfo in via Vittorio Emanuele II. Troverete, inoltre, le rovine della Catania antica, la quale è possibile visitarla gratuitamente.

3. Via Etnea e cannolo da Spinella

Via Etnea è la strada principale che divide la città, ricca di palazzi con balconi interamente decorati in stile Barocco (anche qui a Catania, come in Gran Canaria, i balconi erano simbolo di prestigio e più erano grandi, belli e decorati, più la famiglia era importante), mentre proseguendo diritto sarà possibile ammirare la bellissima villa Bellini, il parco cittadino di Catania tra giardini curatissimi e statue  antiche.
Attraversa Catania da sud a nord partendo dalla Piazza del Duomo ed arrivando, dopo circa 3 km, al Tondo Gioeni. Il suo andamento ha come prospettiva la sagoma incombente dell’Etna, tuttavia è leggermente spostata verso est rispetto al vulcano, pare per proteggere i resti dell’anfiteatro. Essa nasce dalla piazza del Duomo e dopo circa 100 m raggiunge la piazza Università. Qui si affacciano il palazzo dell’Università e il palazzo San Giuliano costruiti entrambi in stile barocco nella prima metà del XVIII secolo. La piazza è illuminata da quattro candelabri bronzei realizzati dal celebre scultore Mimì Maria Lazzaro con allegorie di tre antiche leggende catanesi: Colapesce, i Fratelli Pii, Gammazita.
Da non perdere cannolo siciliano (io l’ho preso al pistacchio) e granita con brioche da Spinella, uno dei bar più rinomati di Via Etnea!

4. Il Parco cittadino di Catania

Si accede da Via Etnea ed è un posto ideale per passare qualche momento di relax immersi nella natura!

5. Via dei Crociferi

Via dei Crociferi è un raro esempio di unità architettonica, spesso definita la strada più bella della Catania settecentesca. Essa ha inizio in Piazza San Francesco d’Assisi e vi si accede passando sotto l’arco di San Benedetto che collega la Badia maggiore alla Badia minore posta al di là della strada. La strada, contornata da chiese, monasteri e poche abitazioni civili, è un raro esempio di barocco siciliano. Nel breve spazio di circa 200 metri sono presenti ben quattro chiese. La prima è la chiesa di San Benedetto collegata al convento delle suore benedettine dall’arco omonimo che sovrasta la via. Ad essa si accede a mezzo di una scalinata ed è contornata da una cancellata in ferro battuto. Proseguendo si incontra la chiesa di San Francesco Borgia alla quale si accede tramite due scaloni. A seguire si incontra il Collegio dei Gesuiti, dal 1968 al 2009 sede dell’Istituto d’arte, con all’interno un bel chiostro con portici su colonne ed arcate. Di fronte al Collegio è ubicata la chiesa di San Giuliano considerata uno dei più begli esempi del barocco catanese. L’edificio, attribuito all’architetto Giovan Battista Vaccarini, ha un prospetto convesso e delle linee pulite ed eleganti. Proseguendo ed oltrepassando la via Antonio di Sangiuliano, si può ammirare il convento dei Crociferi e quindi la chiesa di San Camillo. In fondo alla via è ubicata Villa Cerami, che è sede della facoltà di giurisprudenza dell’Università di Catania.

 

 

6. Corso Italia 

La chiamano la via Montenapoleone della città tra negozi di alta moda e bar di lusso, se volete farvi un giro nella Catania “bene”, questo è il posto giusto.

7. Porticciolo di Ognina o Porto di Ulisse

Il porto Ulisse o di Ognina si trova sulla costa nord della città di Catania ricavato da un’insenatura nella scogliera rocciosa; era un approdo portuale di Catania sin dall’antichità. Nell’area ove sorge il porto attuale sfociava un fiume il Lognina (o l’Ognina) che venne seppellito da una colata lavica dell’Etna in epoca medioevale.

 

Da porto da pesca nel dopoguerra si è lentamente attrezzato come porto turistico ed oggi offre servizi ed assistenza specializzati.

 

8. Castello Ursino e mura storiche della città

Il Castello Ursino di Catania fu fondato da Federico II di Svevia nel XIII secolo. Il maniero ebbe una certa visibilità nel corso dei Vespri siciliani, come sede del parlamento e, in seguito, residenza dei sovrani aragonesi fra cui Federico III. Oggi è sede del museo civico della città etnea.
Le cosiddette Mura di Carlo V, invece, che racchiudono il centro storico, furono erette nel XVI secolo, tra il 1550 e il 1555 su un progetto iniziale di Antonio Ferramolino. Il progetto non riuscì ad essere portato a termine, neanche dopo l’apporto di Tiburzio Spannocchi il quale progettò l’ampliamento delle fortificazioni verso sud-ovest e verso nord a scapito delle vecchie mura di epoca medioevale (tra cui l’antica Torre del Vescovo del 1302).

 

9. Il mercato del pesce di Catania

Il mercato ittico di Catania è uno dei più antichi d’Italia, se volete respirare a pieno l’aria popolare della città dovete assolutamente recarvici. Lo si può trovare tutte le mattine all’interno del centro storico che si estende fino agli archi della marina in via Dusmat. Un consiglio, oltre a dare un’occhiata alle bancarelle acquistate anche un bel po di pesce freschissimo, specie i pesci del mare nostrano come spigole, triglie, pesce spada, cozze, ricci di mare etc.

10. Parco Archeologico dell’Etna

Se si visita Catania, non può mancare una bella escursione sull’ Etna, uno dei simboli principali della città che con le sue eruzioni nei secoli ha plasmato un Parco naturale che corre lungo le sue pendici davvero spettacolare. Si possono fare diversi tipi di escursioni, dalle grotte ai crateri più alti, ce n’è davvero per tutte le tasche e i livelli di difficoltà.

Ed infine, non potete non mangiare le gustose arancine o arancini di riso in tutti i gusti possibili ed immaginabili!!!