La galleria MODARTGALLERY di SABINALBANO STUDIO, situata a Salita Vetriera, tra le vetrine patinate di Via Dei Mille e l’inizio dei quartieri spagnoli, dove le macchine non riescono a passare e si respira un’aria di folklore che affascina i turisti di tutto il mondo, in questi giorni ha presentato la mostra di moda e arte Zerosette Settezero: ORIGIN OF ASYMMETRY, capsule collection FW 15, accompagnata alle opere di Giuseppe Panariello.

La scomposizione asimmetrica di un slim dress pattern è alla base di questa collezione.

Tagli geometrici danno origine a corsets belts che avvolgono la vita delineando la naturale silhouette.
Tutto rigorosamente in Italian Cow leather, conciata in vegetale, dal colore rosso o nero lavorata con laser, cucita a mano ed assemblata in forme scultoree dall’apparenza lineari traducibili in pezzi di wereable art. 0770 è un contemporary fashion brand italiano ideato da Enzo Pirozzi ed Irene De Caprio.

Il duo creativo inizia a collaborare nel 2003, quando ancora studiavano, uno presso l’accademia di costume e di moda e l’altra presso l’istituto di fotografia e comunicazione integrata. Provenienti da storie diverse intrecciano i loro background completandosi. Enzo, con un trascorso nella sartoria di famiglia, ha una grande passione per i tessuti, la cura dei dettagli ed i volumi. Irene, proveniente da una famiglia dedita all’aerospaziale, apporta l’amore per la tecnologia avanzata.

Entrambi appassionati d’arte, musica, teatro e cinema fondono i loro know how ed i loro amori
nelle loro creazioni.
Il percorso creativo che porta alla realizzazione di una collezione è sempre differente ma ha come comune denominatore lo studio delle tribù di stile e l’impatto emotivo e psicologico dell’arte. Le loro creazioni sono realizzate con tecnologie sempre più avanzate ma sempre rifinite ed assemblate a mano, ottenendo artigianato digitale. La produzione dei loro prototipi è di base matematica. Ciò che è uguale a se stesso non si sviluppa.

La visione high tech non tralascia l’etica e l’importanza di materiali a ridotto impatto ambientale, come i pellami conciati al naturale e tutti esclusivamente made in Italy.

Il mood del brand è strong, contemporary talvolta futuristico, in ogni caso ammiccante all’avantgarde nord europeo. Il frequente uso del monocromatismo associato alle geometrie, alle asimmetrie ed ai ricercati volumi crea un forte ed affascinante impatto visivo.
Il concept di 0770 è creare abiti ed accessori che hanno come valore aggiunto l’unicità. La continua ricerca crea un’infinita possibilità di cambiamenti. La moda di 0770 è intesa non come usa e getta ma più come oggetto del desiderio.
Dal forte taglio rock, anche lo stesso nome ha origini proprio dal mondo rock. Il nome 0770 deriva da luglio del 1970, l’ultimo anno in cui erano vivi contemporaneamente i 3 geni del rock: Jim Morrison, Jimmy Hendrix e Kurt Cobain.

Ma la mostra di SabinaAlbano studio non è stata solo moda. Alle pareti, le opere SOMNII EXPLANATIO  di Giuseppe (Pippo) Panariello, artista napoletano estremamente versatile, che amplificano segni e non-colori.
Con i venti dipinti più una scultura di OMNII EXPLANATIO, l’artista da un lato ripercorre la sua parabola artistica dalla fine degli anni ’90 ad oggi, dall’altro porta in mostra i suoi pezzi più rappresentativi. Il filo rosso che accomuna tutti i lavori è l’illustrazione del sogno, la modalità in cui la realtà viene rappresentata,  i mezzi espressivi con cui Panariello rappresenta e decodifica il suo quotidiano. L’artista, infatti, con forte sperimentalismo e attenta ricerca su tecniche e materiali finisce col manifestare attraverso di essi emozioni e stati d’animo: grafite, polvere di ferro, corde, panno, argento e oro in foglia, lamiera, diventano per Panariello significato e significante, rappresentativi di forme minimali, raffinate, eleganti, naturalmente semplici. Il vero protagonista diventa quindi la poesia intrinseca nel materiale con cui l’artista si esprime.

Per completare la serata, l”augurio e le bollicine di Cantine Astroni Wine Andstreetfood, con Emanuela Russo e Gerardo Vernazzaro.