Ricordate di Yelp, la community di recensioni di cui vi ho parlato un pò di tempo fa e che da un anno c’è anche a Napoli? Ogni mese organizzano degli eventi bellissimi per far conoscere dal vivo i suoi membri.
Il mese scorso hanno organizzato una degustazione di vini in notturna nelle Catacombe di San Gennaro, con tanto di visita guidata per conoscere la location.
Sono sincera, nonostante sia di Napoli, non ero mai stata prima d’ora alle Catacombe di San Gennaro. Si parte da Capodimonte e si scende fin giù alla Sanità, attraverso una passeggiata suggestiva tra i cuniculi del sottosuolo di Napoli.

Per catacombe di Napoli si intendono quei cimiteri sotterranei scavati nel tufo o in altri terreni facilmente asportabili in età classica da parte della comunità cristiana napoletana. Per importanza archeologica e artistica sono seconde solo a quelle di Roma, che hanno dalla loro parte il fatto di essere più numerose ed estese.

 

Il nucleo originario delle catacombe si andò sviluppando attorno alla tomba di una ricca famiglia romana (il cui nome resta sconosciuto a causa della dispersione del materiale epigrafico) datata al II secolo. A partire da questa donazione, fu successivamente creato il vestibolo del piano inferiore, che nel III secolo accolse i resti mortali di Sant’Agrippino, vescovo di Napoli, divenendo luogo di venerazione di quello che è considerato il primo patrono della città.
Dopo la costruzione, sulla tomba di Agrippino, di una basilica cimiteriale (di cui restano solo l’abside, qualche arcosolio e unmosaico), il vescovo Giovanni I (413431) vi fece traslare le spoglie di San Gennaro (che dopo il suo martirio nell’anno 305erano state sepolte nell’Agro Marciano). Da quel momento la catacomba divenne centro di culto del martire patrono della città di Napoli. Questa grande devozione portò ad uno sviluppo straordinario delle catacombe che oggi si estendono su due piani.
Nell’831 il principe longobardo Sicone I, assediando la città di Napoli, ne approfittò per impossessarsi dei resti mortali di San Gennaro che da lì portò nella sua città, Benevento, sede episcopale.
Nel IX e X secolo le catacombe divennero anche luogo di sepoltura di alcuni duchi napoletani tra cui Cesario di Napoli (878).
Purtroppo dopo il trafugamento delle reliquie di San Gennaro ed il trasferimento delle spoglie dei santi vescovi in città, per le catacombe cominciò un periodo di abbandono e di decadenza. Dal XIII al XVIII secolo le Catacombe di san Gennaro subirono il periodo di maggiore abbandono e di indiscriminate devastazioni.
I defunti furono trasferiti al cimitero delle fontanelle e, dopo la seconda guerra mondiale, quando fuorono usate come rifugio anti-bombe, rimasero abbandonate fino a quando qualche anno fa alcune associazioni del quartiere Sanità non hanno deciso di riportarle alla luce, organizzando opere di restauro e visite guidate.

 

Dopo la visita guidata, ci siamo fermati alla biglietteria delle Catacombe dove abbiamo degustato una pizza fritta offerta dalla pizzeria Concettina ai Tre Santi e degustazione di vini delle cantine dei Campi Flegrei a cura dei sommelier dell’AIS.
Come sempre, non sono mancati i gadgets di Yelp!